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Frutta e verdura per prevenire l'ictus

Frutta e verdura per prevenire l’ictus
 
Frutta e verdura non dovrebbero mancare sulle nostre tavole se si vuole aiutare l’organismo a prevenire gli ictus. Uno studio condotto presso la St. George’s University di Londra, ha evidenziato che il rischio ictus può essere ridotto fino al 26% mangiando almeno cinque porzioni di frutta e verdura durante il giorno e anche con quantitativi inferiori si possono avere dei benefici, già con tre porzioni si riducono i rischi dell’11 %. I risultati di questa meta-analisi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica inglese Lancet.

Medici e nutrizionisti concordano sul fatto che alimenti come frutta e verdura dovrebbero essere sempre presenti nella dieta di tutte le persone. Precedenti studi avevano già associato questi alimenti con una diminuzione del rischio di ictus ma mai in maniera definitiva e sempre con alcune riserve.

Se si considera che l’ictus è la terza causa di morte e la prima per disabilità a livello mondiale, poter dare un valido consiglio di prevenzione, riconosciuto definitivamente a livello scientifico, è stato l’obiettivo prefissatosi dai ricercatori.

La ricerca ha impegnato uno staff dell’University of London, coordinato da Feng He, in una vasta analisi che ha riesaminato i datti relativi a otto precedenti studi riguardanti il consumo di frutta e verdura e rischio-ictus. Il totale dei casi clinici era notevole e variegato, riguardavano persone di vari paesi di Europa, Usa e Giappone, e su 257.551 individui esaminati 4917 avevano avuto un ictus.

Il datti raccolti hanno evidenziato che l’incidenza di ictus è più alta in quelle persone che non consumano frutta e verdura o ne consumano meno di tre porzioni al giorno. Al contrario il rischio diminuisce dell”11 % nelle persone che consumano mediamente tre razioni giornaliere e addirittura del 26% nei casi in cui se ne consumino almeno cinque.

I ricercatori spiegano che attualmente il consumo medio di frutta e verdura giornaliero e di tre porzioni, secondo quanto emerso dall’analisi il quantitativo consigliato minimo dovrebbe essere portato almeno a cinque o più porzioni.

Se si considera che la dieta è uno dei fattori di rischio più facilmente modificabili al fine di migliorare la prevenzione di determinate malattie, bisognerebbe sensibilizzare le persone sin da piccole a una corretta alimentazione. Bisogna anche considerare che un aumento di vegetali nella dieta e una diminuzione di altri alimenti come la carne, oltre a ridurre significativamente l’incidenza di ictus e patologie cardiovascolari previene la formazione di numerose forme tumorali.

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Arctic Monkey vicini a record vendite album al debutto

Arctic MonkeyArctic Monkey vicini a record vendite album al debutto
mercoledì, 25 gennaio 2006 8.57 
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LONDRA (Reuters) – Gli Arctic Monkey, gruppo rock di Sheffield che si è creato un discreto seguito sul web, sta per raggiungere il record di vendite in un giorno per il loro album di debutto in Gran Bretagna.

Il gruppo annovera già due singles al numero uno delle classifiche e la critica sta dedicando al quartetto cascate di elogi. Ieri sono stati nominati per quattro tra i più importanti NME awards, i premi assegnati dai lettori del settimanale inglese New Musical Express .

Il primo album “Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not” ha venduto più di 100.000 copie in un giorno.

“Si tratta di cifre straordinarie per gennaio, un periodo piuttosto tranquillo per le vendite” ha detto Gennaro Castaldo della catena di musica e libri HMV.

Ha detto che le vendite potrebbero raggiungere le 350.000 copie alla fine della settimana.

Gli Hearsay sono il gruppo britannico che detiene il record dell’album debutto venduto più velocemente con “Popstars” che nel marzo 2001 ha registrato le 306,631 copie durante la prima settimana.

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Da Stress cronico rischio di diabete

StressDa Stress cronico rischio di diabete
Tratto da Il Pensiero Scientifico Editore
25/01/2006 9.42.00

Lo stress cronico sul lavoro può far ammalare e dietro l’angolo ci sono malattie quali la sindrome metabolica, un insieme di fattori che predispongono fortemente a rischio cardiovascolare e diabete adulto. È quanto evidenziato da un’indagine di Tarani Chandola, del Department of Epidemiology and Public Health, presso lo University College di Londra. Il lavoro, che ha coinvolto 10.308 lavoratori tra i 35 e i 55 anni tenuti sotto osservazione per 14 anni, è apparso sul British Medical Journal.

Lo stress cronico sul posto di lavoro è stato più volte additato come un nemico della salute, con alcuni studi che addirittura lo hanno messo in relazione, ma senza capirne veramente i motivi di fondo, con problemi cardiovascolari. Da questa ricerca potrebbe ora arrivare la spiegazione biologica e quindi anche l’evidenza conclusiva del fatto che condurre una vita professionale molto stressante fa ammalare.

Gli esperti hanno considerato il campione di lavoratori stimando a più riprese il loro livello di stress lavoro-dipendente e poi li hanno visitati stimando vari fattori che sono componenti della sindrome metabolica, quali obesità, pressione alta, livelli alti di colesterolo nel sangue.
Per valutare tutti i fattori potenzialmente legati alla sindrome metabolica gli epidemiologi hanno anche tenuto conto di posizione sociale e comportamenti non salutari sposati dal campione, come il vizio del fumo, il consumo di alcolici, la sedentarietà.

Pur tenendo conto di questi fattori è emerso che gli uomini con lavori che rappresentano una fonte cronica di stress sono il doppio più a rischio di ammalarsi di sindrome metabolica e le donne ancora più degli uomini. A rischiare di più sono gli individui con impieghi di basso livello, confermando il dato che la sindrome metabolica è una malattia diversamente distribuita nei diversi strati sociali e che colpisce soprattutto quelli più bassi. Una possibile spiegazione di questo legame nefasto tra stress lavorativo e malattia potrebbe essere che lo stress prolungato compromette il sistema nervoso.  Alternativamente lo stress cronico potrebbe ridurre la resistenza biologica e quindi compromettere l’equilibrio fisiologico del corpo. Questo studio, hanno concluso i ricercatori, fornisce evidenza della plausibilità biologica del legame tra stress e malattie cardiache.

paola mariano

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Elisabetta a caccia di chef

Elisabetta a caccia di chef (Fatevi avanti)

Londra (Adnkronos). Elisabetta II è a caccia di chef di altissimo livello per le cucine di Buckingam palace. L’annuncio, racconta il ‘Daily Mirror’, ha fatto letteralmente impazzire i cuochi dei migliori ristoranti londinesi, che ora sgomitano per accaparrarsi il posto. Ma dal palazzo reale avvertono: “Si tratta di un ruolo importante, il servizio deve essere perfetto. Non possiamo permetterci di invitare capi di stato stranieri ai nostri banchetti e poi offrire cibo non all’altezza”. Secondo quanto annuncia il quotidiano, al prossimo appuntamento saranno presenti 800 ospiti, serviti da 20 cuochi.Il fenomeno dei cuochi impazza anche fuori da Buckingham Palace: ad aprile una nuova trasmissione vedrà chef di tutto il Paese contendersi il premio per il miglior pranzo preparato in occasione dell’ottantesimo compleanno di sua Maestà.

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Londra, arriva il test della fertilità

Test FertilitàLondra, arriva il test della fertilità

(ANSA) LONDRA, 25 GEN- Per testare i tempi di scadenza della fertilita’ femminile non sara’ piu’ necessario recarsi dal ginecologo, bastera’ un semplice kit da casa. Un nuovo prodotto farmaceutico che predice alla donna la sua possibilita’ di concepimento nell’arco di 2 anni e’ stato messo a punto dall’ Universita’ inglese di Sheffield ed e’ pronto per il lancio sul mercato. Il ‘Plan Ahead test’ tiene sotto controllo la possibilita’ di concepimento attraverso un indicatore di fertilita’ che misura la quantita’ di ovuli. http://credit-n.ru/offers-zaim/joymoney-srochnye-online-zaymi.html http://credit-n.ru/zaymyi-v-ukraine.html

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