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Al dente: una nuova stella nel West London

Al dente: una nuova stella nel West London 
 
   
Inaugurata nel West London l’ultima creazione dello chef Marco Di Tullio, con piatti che mescolano la tradizione con l’innovazione : una lezione di cucina in diretta per tutti i clienti  
  
 

 Londra – Nei giorni scorsi si è tenuta allo Sheraton Skyline Hotel l’inaugurazione dell’ultima novità del West London: il ristorante Al Dente.

La scelta del nome è stata casuale “abbiamo steso un centinaio di nomi – afferma lo chef Marco Di Tullio – poi abbiamo fatto scegliere al personale e abbiamo deciso per questo”.

L’apertura reale del locale è avvenuta ad ottobre, per poi arrivare all’inaugurazione del 9 marzo, con un menù italianissimo e un tocco di stile in diretta per coloro che presenziavano: “Ho fatto dei tortelloni e dei ravioli davanti ai clienti –sostiene Marco Di Tullio- tutta pasta fatta a mano “. Al ristorante si può gustare infatti cibo genuino e fresco; “sto cercando di fare arrivare dall’Italia una chitarra – continua Di Tullio – per fare gli spaghetti alla chitarra, la fortuna di lavorare negli Hotel sono i mezzi che si hanno a disposizione”.

Il menù del ristorante è quindi tutto italiano: “Ho bisogno di piatti comuni, con nomi famosi – sostiene lo chef – per sfruttare la fama della nostra cucina, ma ogni piatto è rivisitato in maniera diversa e innovativa”; è cosi che la classica caprese diventa un delicato piatto con fettine di pomodoro e mozzarella adagiate su una gelatina di pomodoro, o il tipico risotto si trasforma nel “risotto esperience ” dove si possono gustare tre tipi diversi di riso serviti nel medesimo istante.

Così i clienti scelgono sulla base di nomi che riconoscono ma, come afferma direttamene Di Tullio, “quando ricevono i piatti sono sempre stupiti e soddisfatti ” di trovarsi davanti la tradizione italiana farcita da un pizzico di innovazione e creatività.

Di Tullio è lo chef italiano che si occupa del locale; “sono nato e cresciuto a Cuneo – racconta – ma ho sempre viaggiato. Ho fatto lo chef in molti ristoranti italiani e poi nei locali di alcuni hotel”. Sempre alla direzione di ristoranti di alcuni dei più prestigiosi hotel europei, dopo aver stazionato al Marriot di Montecarlo è approdato allo Sheraton di Londra. “Il ristorante era internazionale quando ho iniziato qui allo Sheraton – racconta – ,poi con il direttore Flavio Bucciarelli, italiano come me, abbiamo deciso di trasformarlo”.

La clientela del ristorante non è solo quella dell’Hotel: si tenta di servire tutta la zone del west London; “l’obiettivo – sostiene Di Tullio – è quello di essere riconosciuti come migliore ristorante nell’ovest di Londra”. Per questo sono partite in passato alcune iniziative come quella di lanciare un conoscorso sui giornali della zona; i vincitori hanno gustato una romantica cena per due la sera di San Valentino presso Al Dente.

Per il futuro si cercherà di “variare il menù seguendo le stagioni –afferma lo chef -; per ora sto lavorando ad un grande progetto: il rinnovamento dello sport bar americano dell’hotel “. Di Tullio ha ricevuto richieste anche per altri ristoranti: “C ercherò di rendere più mediterraneo – conclude – anche il terzo ristorante dell’hotel”.
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Capo di Scotland Yard registrava di nascosto telefonate

Capo di Scotland Yard registrava di nascosto telefonate 
 
LONDRA (Reuters) – Il capo della polizia londinese, già sotto pressione dopo l’assassinio per errore di un sospetto attentatore suicida, è oggi al centro di una polemica dopo che il suo ufficio ha ammesso che avrebbe segretamente registrato una telefonata con il consigliere giuridico del governo.

Sir Ian Blair, a capo di Scotland Yard, avrebbe anche registrato le telefonate avute con i membri della commissione incaricata di indagare sull’omicidio del brasiliano Jean Charles de Menezes, ha riferito la polizia londinese nel fine settimana.

Un portavoce di Scotland Yard ha dichiarato che Ian Blair avrebbe le cassette di una conversazione col Procuratore Generale Peter Goldsmith risalente a settembre e avrebbe registrato anche le chiamate fatte ai membri della Commissione indipendente per i reclami sulla polizia, un’authority finanziata dal governo che sta indagando sulla condotta di Blair dopo l’omicidio di de Menezes a luglio.

Alcune associazioni dei diritti umani e un membro della Commissione indipendente sulla polizia londinese hanno già chiesto le dimissioni di Blair.

Ian Blair, 52 anni, laureato ad Oxford, è alla testa dei 30.000 poliziotti londinesi di Scotland Yard dallo scorso febbraio. Secondo la legislazione britannica, è legale registrare telefonate per uso personale. Una registrazione viola la legge solo se viene ascoltata da una terza persona. http://credit-n.ru/zaymi-nalichnymi-blog-single.html http://credit-n.ru/offers-zaim/ekapusta-besplatniy-zaim.html

Morto ex ministro Profumo, protagonista famoso scandalo

Londra: morto ex ministro Profumo, protagonista famoso scandalo
venerdì, 10 marzo 2006 
 
LONDON (Reuters) – John Profumo, ex ministro britannico che fu al centro di uno dei più grandi scandali della politica inglese, è morto all’età di 91 anni. Lo hanno annunciato i media britannici.

Nel 1963 Profumo fu costretto a dare le dimissioni da ministro della Guerra in seguito alla sua relazione extraconiugale con una modella di 19 anni, che era stata a letto anche con un diplomatico sovietico.

Scoppiato al culmine della Guerra Fredda, lo scandalo mise sotto accusa i pericoli insiti nei servizi di sicurezza britannici.

Profumo dovette lasciare dopo aver confessato di aver mentito al Parlamento riguardo alla sua relazione con la modella, Christine Keeler, e dedicò il resto della sua vita ad attività di beneficenza nel depresso East End di Londra.

Keeler, che nella sua autobiografia scrisse come era solita frequentare cene dell’alta società che finivano con rapporti sessuali, raccontò di aver dormito sia con Profumo che col funzionario sovietico Eugene Ivanov nel 1961.

Nel 2003, membri del Parlamento di tutti i partiti chiesero al primo ministro Tony Blair di restituire a Profumo il Queen’s Privy Council, una carica onorifica prestigiosa che l’ex ministro aveva riconsegnato dimettendosi.

Secondo le notizie diffuse, Profumo è morto verso mezzanotte in un ospedale di Londra, dove secondo il sito web di Sky News era stato ricoverato due giorni fa per un infarto.

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Mondiali: Londra, stop a hooligans

Mondiali: Londra, stop a hooligans

9 marzo 2006

(Tratto da Rai Sport)

Stop a 3.000 teppisti, cui sara’ vietato di lasciare il Regno Unito, e imponente dispiegamento di agenti anti-hooligan in vista dei Mondiali. E’ quanto ha annunciato dal ministro degli Interni Charles Clarke, confermando che agenti in uniforme inglesi affiancheranno i poliziotti tedeschi per il riconoscimento dei tifosi piu’ violenti e minacciosi. Il governo tedesco ha dunque concesso a circa 100 agenti britannici in uniforme di circolare nelle citta’ tedesche per azioni contro le frange estreme.

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Londra, solo immigrati "doc"

Londra, solo immigrati “doc” 

(Tratto dal settimanle l’Internazionale)
 
Fa discutere la proposta di Londra di selezionare gli immigrati in base a un punteggio. Secondo l’Independent, si rischia di discriminare i lavoratori meno qualificati.

Il 7 marzo il governo britannico ha presentato un disegno di legge che prevede la selezione dei lavoratori stranieri nel paese. Il sistema si basa su un punteggio da assegnare a ogni immigrato – con l’eccezione dei cittadini dell’Unione europea – che a seconda delle proprie competenze (età, qualifiche e conoscenze linguistiche) potrà ottenere il permesso di soggiorno e lavorare in Gran Bretagna. Un’idea già adottata in Australia e Stati Uniti, ma che ha suscitato le critiche della stampa britannica.

Secondo l’Independent il nuovo sistema “non solo rischia di essere irrealizzabile, ma discrimina i lavoratori stranieri non qualificati e alimenta la pericolosa immagine del ‘buon’ immigrato”.

Il quotidiano sottolinea inoltre che “anche gli stranieri che vivono ai margini della società dovrebbero avere il diritto di lavorare. In Gran Bretagna queste persone fanno i lavori più umili e dovrebbero poter vivere nel nostro paese anziché essere criminalizzati”.

Contrario anche il Guardian, che definisce “oltraggiosa” la proposta: “Il progetto dimostra che l’immigrazione è ormai concepita come una risorsa economica e non una questione che riguarda persone in carne e ossa e le loro scelte di vita. Inoltre, la politica britannica sull’immigrazione priverebbe i paesi poveri delle loro figure professionali migliori. Sarebbe più giusto, invece, selezionare un lavoratore non qualificato bielorusso piuttosto che un ingegnere indiano o un virologo sudafricano”.

Anche il conservatore Daily Telegraph critica il governo per aver “cercato di dare l’impressione di controllare l’immigrazione. Ma in realtà Londra è in preda a una gran confusione: da un lato non stabilisce nessun limite sul numero di lavoratori da selezionare, dall’altro impone un enorme sforzo burocratico alle aziende. Tuttavia, ogni tentativo di regolare il flusso degli immigrati è sempre meglio di niente”.

L’unico parere favorevole arriva dal Times: “Ci sono ancora molti dettagli da chiarire, ma un’immigrazione ben organizzata e regolata è la migliore politica da seguire per il benessere del paese”.-Lorenzo Stracquadanio
amento dei docenti universitari in altri paesi più come uno scambio biunivoco. Bisogna pensare all’investimento nelle loro università, alla cooperazione nello sviluppo della loro istruzione superiore e ad altri vantaggi tangibili e a lungo termine”. (FINE/2006) http://credit-n.ru/offers-zaim/glavfinance-online-zaymi.html http://credit-n.ru/trips.html

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