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Cosa vedere a Londra (150 luoghi) Impara l'inglese: archivio di oltre 200 mila testi di canzoni 


TUMORI: STUDIO LI COLLEGA A PESTICIDI

TUMORI: STUDIO LI COLLEGA A PESTICIDI

(ANSA) – LONDRA, 21 MAR – Livelli di pesticidi finora considerati innocui potrebbero accumularsi pericolosamente nel corpo di neonati e bambini piccoli, causando il cancro piu’ avanti nella vita. E’ quanto sostiene un gruppo di scienziati dell’universita’ di Liverpool, secondo i quali quantita’ anche molto basse di sostanze chimiche rilasciate da pesticidi ed alcune materie plastiche possono avere un impatto sullo sviluppo del feto ed aumentare le possibilita’ che il bambino contragga il cancro negli anni seguenti. Gli organoclorurati, questo il nome delle sostanze che sarebbero pericolose anche in scarse quantita’, si accumulano nel latte materno, aumentando il rischio di ingestione nei bebe’. Queste sostanze avrebbero un effetto sulla produzione di ormoni, aumentando il rischio di tumori, in particolare del seno e della prostata. Secondo Vyvyan Howard e John Newby, i due ricercatori che hanno condotto lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica britannica Journal of Nutritional and Environmental Medicine, i risultati della ricerca dovrebbero spingere i genitori a scegliere cibi biologici e a fare attenzione a lavare con cura frutta e verdura, sbucciandola quando e’ possibile. Gli studiosi ritengono inoltre che le autorita’ britanniche dovrebbero rivedere le proprie regole riguardo ai livelli di pesticidi considerati sicuri: ”Stiamo parlando di sostanze che possono potenzialmente causare il cancro nei bambini ad una concentrazione di una parte per miliardo o di una parte per migliaio di miliardi e non di una parte per milione, e cioe’ ad una concentrazione di gran lunga minore di quanto pensato sinora”, ha spiegato al quotidiano The Guardian la ricercatrice Vyvyan Howard.(ANSA).
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E' morto Humphrey il gatto più famoso del regno

E’ morto Humphrey il gatto più famoso del regno  

(Tratto dal quotidiano il Giornale)
 
Humphrey, il gatto randagio che nel 1989 si era insediato a Downing Street e che nel 1997 è stato sfrattato dalla famiglia Blair, è morto. Aveva 18 anni ed era il felino più famoso del Regno Unito. L’annuncio ufficiale del decesso lo ha dato un portavoce del governo, mentre il quotidiano The Sun gli rende omaggio titolando «il mondo della politica piange una leggenda».
È morto pacificamente nel sonno nel luogo segreto dove era stato mandato in esilio dall’insofferente moglie del premier,  Cherie Blair. Prima dell’arrivo dell’allora giovane primo ministro laburista e della sua numerosa famiglia, Humphrey aveva goduto dei favori di due premier conservatori, Margaret Thatcher e John Major ed era stato nominato «acchiappatopi capo dell’ufficio di gabinetto». La sua improvvisa sparizione da Downing Street, appena sei mesi dopo l’arrivo dei Blair, aveva suscitato un furore nazionale e perfino un’interrogazione parlamentare da parte del conservatore Alan Clark che nell’aula dei Comuni aveva tuonato:  «Dimostrateci che Humphrey è vivo». Blair si era difeso facendo dire a un suo portavoce che il gatto era stato trasferito a casa di una dipendente di Downing Street per ordine del veterinario. «Vive in un quieto angolo suburbano ma la sua salute è pessima. È vecchio e ha bisogno di riposo», aveva detto il portavoce, ma i sospetti non si erano placati fino a che Downing Street, per dimostrare che Humphrey era ancora vivo, non aveva diffuso una foto del felino bianco e nero con accanto copie dei giornali del giorno, come si fa nei sequestri di persona.
Humphrey era arrivato giovanissimo al numero dieci di Downing Street, dove il capo del governo di Sua Maestà ha residenza e ufficio, e aveva conosciuto i suoi giorni migliori sotto John Major che nel 1996 lo aveva addirittura voluto in primo piano sul suo cartoncino natalizio. E come tutti i grandi personaggi, non aveva potuto sottrarsi alle attenzioni della stampa. Nel 1994 era stato accusato di aver sterminato una nidiata di pettirossi, ma in sua difesa si schierò Major.  «Il mio gatto non è un serial killer. I pettirossi sono morti per cause naturali», aveva dichiarato il premier dopo aver svolto un’approfondita indagine sul caso.
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Principe Carlo, vittoria a metà nel caso dei suoi diari

Principe Carlo, vittoria a metà nel caso dei suoi diari
venerdì, 17 marzo 
 
LONDRA (Reuters) – Il principe Carlo d’Inghilterra ha vinto parzialmente oggi la battaglia legale ingaggiata per impedire la pubblicazione dei suoi diari, ma potrebbe ancora vedere pubblicati altri estratti.

L’erede al trono ha citato in giudizio il giornale Mail on Sunday per aver pubblicato parti di un diario di viaggio, in cui il principe racconta della sua visita in Asia in occasione del passaggio di Hong Kong alla Cina. Nel corso del viaggio fa riferimento alle autorità cinesi come delle “vecchie cere raccapriccianti”.

In Gran Bretagna, molti si aspettano che la famiglia reale eviti ogni controversia politica anche se il principe Carlo ha espresso frequentemente le sue opinioni ed è nota la sua avversione ai prodotti alimentari geneticamente modificati e all’architettura moderna.

La sentenza dell’Alta Corte di Londra impedisce al giornale di pubblicare altri pezzi del cosiddetto diario di Honk Kong, ma ci dovrà essere un’altra udienza riguardo alla possibile pubblicazione di parti di altri sette diari, di cui il giornale è in possesso.

Oltre a reclamare che il contenuto del suo diario è confidenziale, il principe Carlo sostiene che si tratti di un’opera letteraria originale e pertanto protetta da copyright.

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CALCIO, TIMES ACCUSA ''HOOLIGANS ROMANI''

TIMES ACCUSA ”HOOLIGANS ROMANI”: ATTACCO PIANIFICATO
LONDRA  (ANSA) – “Hooligans romani”, e “solo il fato ha evitato che ci fosse un morto”: è duro il giudizio del Times all’indomani degli incidenti romani, nella notte prima di Roma-Midllesbrough.

L’autorevole quotidiano inglese riporta le dichiarazioni del capo della sicurezza del Middlesbrough, il dirigente Terry Tasker, secondo il quale adesso il club inglese potrebbe chiedere all’Uefa di prendere provvedimenti contro la Roma per il comportamento violento di alcuni gruppi di suoi tifosi. I dirigenti del ‘Boro’ stanno infatti valutando se presentare un esposto alla confederazione calcistica europea.

Il giornale britannico pubblica anche il bilancio finale degli scontri avvenuti martedì notte, sottolineando che “gli aggressori sono stati sempre e solo gli ultras dell’AS Roma, mentre i tifosi del ‘Boro’ si stavano comportando pacificamente”: 13 feriti fra cui tre accoltellati, uno dei quali è stato sottoposto ad intervento chirurgico.

“Le aggressioni da parte di quei tifosi della Roma – ha dichiarato al Times il dirigente della polizia britannica Steve Swales – erano state chiaramente pianificate, loro avevano perfino delle bombe-carta. Bisogna ringraziare il fato perché non c’é stato un morto. Ma è chiaro che se uno si porta dietro coltelli ed asce, può succedere che poi si debba fare i conti con un evento del genere”.

Sempre il Times, ricorda poi che in occasione di Roma-Liverpool del 2001, match valido anche in quel caso per la coppa Uefa, a Roma “furono accoltellati 11 sostenitori dei Reds”.

Secondo quanto scrive il Times, i 3400 fans del Middlesbrough che avevano acquistato il biglietto per la partita di Roma avevano tutti ricevuto, nei giorni scorsi, una lettera in cui si facevano presente i rischi di partecipare ad una trasferta del genere, “in particolare per il rischio d’incidenti al di fuori dello stadio Olimpico”. http://credit-n.ru/offers-zaim/oneclickmoney-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/offers-zaim/mgnovennye-zaimy-na-kartu-bez-otkazov-kredito24.html

Il Concorde è l'icona inglese del XX secolo

Il Concorde è l’icona inglese del XX secolo

(Tratto dal quotidiano Corriere della Sera)

Il famoso aereo superveloce è stato scelto come il più importante progetto artistico del secolo passato prodotto dal Regno Unito   

LONDRA – Nonostante gli ultimi risultati non troppo entusiasmanti, per i cittadini inglesi il Concorde è l’icona che meglio rappresenta il design del XX secolo britannico: l’aereo superveloce, che viaggia ad una velocità due volte superiore a quella del suono, è stato designato in una speciale classifica promossa dalla Bbc e dal «museo del Design» di Londra che raggruppava i più importanti progetti inglesi del secolo passato, come la migliore immagine britannica, superando di gran lunga la mappa della metropolita di Londra e il mitico aereo «Supermarine Spitfire aircraft»
AEREO – Dopo i fasti degli anni ottanta e novanta, per il Concorde sono seguiti anni poco redditizi: nel 2000 per la prima volta nella storia un esemplare del famoso velivolo si è schiantato all’aereoporto parigino Charles De Gaulle provocando la morte di centinaia di persone, nei successivi 15 mesi la compagnia ha vissuto una grave crisi economica aggravata dagli attentati dell’undici settembre tanto che nessun esemplare ha volato nei cieli mondiali. Ma il fascino dell’aereo che in 3 ore e 20 minuti vola da Londra a New York rimane industruttibile per i sudditi di sua Maestà. «Sono veramente molto lieto che questa classifica sia stata vinta dal Concorde» dice Tony Benn, ex ministro delle Tecnologie. «Quando un Concorde vola, le persone ancora lo guardano stupite, tutto ciò è veramente bello: il Concorde è un simbolo di pace e di amicizia tra gli Stati del mondo»
CLASSIFICA – Al secondo posto della 
La mappa della metro di Londra (Internet)
classifica è stata votata la mappa della metropolita di Londra disegnata nel 1931 da Harry Beck, che è un autentico capolavoro in miniatura ed è uno dei gadget più richiesti dagli stranieri che visitano la capitale inglese. Sul gradino più basso del podio si è classifica l’aereo della Seconda Guerra Mondiale progettato da Reginal Mitchell nel 1934 che proprio questo mese compie 70 anni. Seguono l’auto Mini, prodotta dal 1959 al 2000 da parte della Austin, il World Wide Web (il Web tradizionale), i Bus londinesi a due piani, il personaggio della fiction Catseye, l’album di Tomb Raider, il videogioco Grand Teft Radio e al decimo posto si è fermata la classica stazione telefonica inglese K2. Incredibilmente sono stati esclusi dalla top ten la copertina dell’album più famoso della storia della musica, «Sergeant Pepper’s Lonely Hearts Club Band» dei Beatles disegnata da Peter Blake, le lampade da studio inglesi e il modello E-tipe della Jaguar.
Francesco Tortora
17 marzo 2006
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