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Londra, porte chiuse per l'IVA hi-tech

Londra, porte chiuse per l’IVA hi-tech

(Tratto da punto-informatico.it)
Le frodi hanno superato il miliardo di euro; il Governo anglosassone spinge per un aggiornamento della legge vigente anche a costo di andare contro le decisioni UE
Londra – L’evasione del pagamento dell’IVA legata alle transazioni commerciali fra stati comunitari inizia a preoccupare il Regno Unito. Il Governo di Sua Maestà è intenzionato a sostenere presso la Commissione Europea una decisiva correzione della legge sull’imposta sul valore aggiunto. Her Majesty’s Revenue and Customs (HMRC) – il ministero delle imposte – la scorsa settimana ha confermato che un cambiamento legislativo potrebbe migliorare la sua capacità di fronteggiare il fenomeno del cosiddetto “carousel fraud”, ovvero le truffe d’IVA. In pratica, quando un’azienda inserisce la voce di imposta nelle fatture di vendita, ma poi non si preoccupa di pagarla allo Stato. Un fenomeno che sembra diffusissimo nel settore dell’alta tecnologia.

Secondo il HMRC, i settori con più frodi sono quelli della telefonia e dell’hardware PC, e su tutti il comparto processori. Il commercio fra una nazione comunitaria e l’altra ha fatto dilagare il fenomeno. Il dibattito si è acceso ulteriormente nei toni quando tre imprese anglosassoni non sono riuscite a recuperare l’IVA fatturata da venditori che avevano eluso l’imposta, con conseguenze pesantissime.

Il VAT and Duties Tribunal aveva confermato che il loro diritto non poteva che decadere, dato che i beni acquistati erano stati oggetti di “carousel fraud”. Secondo lo studio di avvocati Peters and Peters, che si è occupato della querelle, Optigen, Fulcrum Electronics e Bond House Systems non “erano altro che commercianti legali specializzati nell’import/export di chip” e totalmente estranei alla frode. “Siamo stati obbligati a cessare l’attività dopo il rifiuto di rimborso dell’imposta, valutato circa 19,3 milioni di euro. Adesso siamo in liquidazione”, ha dichiarato Ian Prescott, socio della Bond House Systems.

Le autorità anglosassoni, poi, hanno richiesto a Bruxelles di poter legiferare al riguardo, inserendo nella legge sull’IVA una norma che permetta il recupero, dalle aziende, dell’imposta non pagata. La Corte Europea di Giustizia si è opposta duramente, dichiarando che “il diritto al rimborso dell’IVA di una persona non può essere precluso dal fatto che a sua insaputa nella catena di commercializzazione vi siano state delle frodi”.

Il sistema anglosassone per il recupero delle imposte è diverso da quello italiano, e forse proprio per questo motivo il problema delle frodi d’IVA è balzato all’onore delle cronache. La proposta anglosassone è di rendere possibile il rimborso solo ed esclusivamente quando i beni vengono venduti ai consumatori, in pratica alla fine della catena di vendita.

“Stiamo chiedendo di operare con condizioni diverse, per rompere il meccanismo che sfruttano i criminali per frodare il fisco”, ha dichiarato un portavoce di HMRC alla testata ZDNet UK. “Spero che la Commissione Europea e gli stati membri guardino con favore alla nostra proposta, e che il Regno Unito possa legiferare al riguardo il più presto possibile”, ha aggiunto Dawn Primarolo, Ministro del Paymaster General. Recentemente anche l’Austria e la Germania si sono espresse a favore di questa iniziativa, ma la Commissione Europea non ha ancora deciso.

HMRC ha rilevato che nel periodo 2004/2005 il valore delle frodi di questo tipo è stato stimato fra gli 1,6 miliardi di euro e i 2,7 miliardi di euro. E questi sono dati che riguardano solo il Regno Unito; si profila quindi, secondo gli analisti, un buco di decine di milioni di euro per gli erari dell’intera Comunità Europea.

Dario d’Elia http://credit-n.ru/vklady.html http://credit-n.ru/offers-zaim/online-zaym-na-kartu-payps.html

PRINCIPE HARRY ENTRA NEL MUSEO DELLE CERE

PRINCIPE HARRY ENTRA NEL MUSEO DELLE CERE

Londra, 29 mar. (Adnkronos) – Anche il principe Harry, secondogenito scapestrato di Carlo d’Inghilterra e di Diana Spencer, e’ entrato a far parte della ‘Royal family’ di Madame Tussaud’s, il celebre museo delle cere di Londra. Una statua del principe 21enne e’ stata scoperta oggi all’esposizione di Marylebone road per ”completare il circolo” dei reali, come spiegano dal museo. L’Harry di cera in giacca e cravatta ha trovato posto accanto alla statua di suo fratello, il 24enne William, non lontano pero’ da quelle che rendono omaggio a Robbie Williams, David Beckham e Brad Pitt.

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TUMORI: STUDIO LI COLLEGA A PESTICIDI

TUMORI: STUDIO LI COLLEGA A PESTICIDI

(ANSA) – LONDRA, 21 MAR – Livelli di pesticidi finora considerati innocui potrebbero accumularsi pericolosamente nel corpo di neonati e bambini piccoli, causando il cancro piu’ avanti nella vita. E’ quanto sostiene un gruppo di scienziati dell’universita’ di Liverpool, secondo i quali quantita’ anche molto basse di sostanze chimiche rilasciate da pesticidi ed alcune materie plastiche possono avere un impatto sullo sviluppo del feto ed aumentare le possibilita’ che il bambino contragga il cancro negli anni seguenti. Gli organoclorurati, questo il nome delle sostanze che sarebbero pericolose anche in scarse quantita’, si accumulano nel latte materno, aumentando il rischio di ingestione nei bebe’. Queste sostanze avrebbero un effetto sulla produzione di ormoni, aumentando il rischio di tumori, in particolare del seno e della prostata. Secondo Vyvyan Howard e John Newby, i due ricercatori che hanno condotto lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica britannica Journal of Nutritional and Environmental Medicine, i risultati della ricerca dovrebbero spingere i genitori a scegliere cibi biologici e a fare attenzione a lavare con cura frutta e verdura, sbucciandola quando e’ possibile. Gli studiosi ritengono inoltre che le autorita’ britanniche dovrebbero rivedere le proprie regole riguardo ai livelli di pesticidi considerati sicuri: ”Stiamo parlando di sostanze che possono potenzialmente causare il cancro nei bambini ad una concentrazione di una parte per miliardo o di una parte per migliaio di miliardi e non di una parte per milione, e cioe’ ad una concentrazione di gran lunga minore di quanto pensato sinora”, ha spiegato al quotidiano The Guardian la ricercatrice Vyvyan Howard.(ANSA).
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Jaguar chiude sede storica di Coventry

Jaguar chiude sede storica di Coventry

(Tratto dal sito Euronews.com)

La Jaguar dice addio al suo passato. La mitica auto sportiva di lusso ha venduto la storica fabbrica Browns Lane di Coventry, a nord di Londra.
Diventata un marchio dell’americana Ford, la Jaguar sposterà i dipendenti in un altro stabilimento per tagliare i costi.

Eppure non si puo’ non provare nostalgia guardando le vecchie immagini, quando la celebre auto faceva sognare intere generazioni: e i sogni, almeno, non costano niente. Ma si sa, la logica del business spinge a guardare verso il futuro, verso nuovi orizzonti, che significa poi nuovi mercati.

Chiusa Coventry, che d’altronde dal 2005 aveva già sospeso la produzione di auto, la Jaguar sarà costruita solo nei siti di Halewood, Birmingham e Gaydon, dove ci lavorano quasi otto mila dipendenti.

Dopo 55 anni Browns Lane diventerà la sede di un anonimo stabilimento per la costruzione di prefabbricati. Una vendita che ha fruttato alla Ford piu’ di 72 milioni di euro. Il colosso americano doveva studiare un modo per bilanciare le perdite e il calo nelle vendite della mitica automobile, trovando la soluzione forse meno gradita, ma sicuramente la piu’ efficace.

I dirigenti della Jaguar pero’ si sono fatti passare la nostalgia velocemente, pensando magari ai futuri bilanci del gruppo. Ma non sarà la stessa cosa per chi ha lavorato a Browns Lane per tanti anni, e vedrà la chiusura della fabbrica come il malinconico epilogo di un’epoca che vivrà solo nei ricordi. http://credit-n.ru/zaymyi-next.html http://credit-n.ru/offers-zaim/creditter-srochnye-zaymi-online.html

Londra, a scuola di impressionismo nell'hotel di Monet

Londra, a scuola di impressionismo nell’hotel di Monet
 
LONDRA (Reuters) – Un hotel di Londra offre agli appassionati d’arte la possibilità di emulare Claude Monet nella stanza in cui dipinse i suoi classici studi del tamigi.

Per 4.500 euro una coppia può soggiornare due giorni nella camera dell’Hotel Savoy in cui Monet dipinse circa 70 tele.

Il prezzo include il cavalletto, le tempere e i consigli di un insegnante su come riprodurre le celebri opere del pittore francese. “L’insegnante vi guiderà nella National Gallery per ammirare i quadri di Monet. E’ una piccola vacanza artistica” ha detto una rappresentante del Savoy.

La tradizione che ha visto molti artisti soggiornare al Savoy fu iniziata da James McNeill Whistler, seguito poi da Monet, Oskar Kokoschka e Andy Warhol.

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