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Cosa vedere a Londra (150 luoghi) Impara l'inglese: archivio di oltre 200 mila testi di canzoni 


Cantare in strada e' un lavoro, a Londra ci vuole il patentino

Cantare in strada è un lavoro, a Londra ci vuole il patentino 
 
 
articolo di Erica Orsini

da http://ilgiornale.it

da Londra

Vorreste tanto poter vivere di musica e invece siete costretti a starvene 8 ore in ufficio a far fotocopie? Potete sempre tentare con un’audizione per suonare nei sotterranei della metropolitana di Londra. O negli angoli di strada più ambiti di Covent Garden. Certo il riscontro mediatico non sarà come quello di Saranno Famosi, ma può anche capitare di essere chiamati a suonare al ricevimento della Regina, un giorno. In Gran Bretagna questa può essere un’occupazione come un’altra,  basta essere bravi. Perché i musicanti di strada, i buskers, come li chiamano gli inglesi, per poter lavorare devono avere una regolare licenza e soprattutto sostenere un esame (organizzato dalla stessa azienda dei trasporti) per guadagnarsi il posto di lavoro.
Questo mese 259 di loro offriranno ogni settimana più di 2mila ore di buona musica ai viaggiatori che frequentano le 25 stazioni più affollate della Tube. Per farlo hanno affrontato un’audizione di 5-10 minuti di fronte a una giuria di esperti,  alla stazione di Charing Cross. Le regole erano uguali per tutti, professionisti o cantanti improvvisati, star del pop e dilettanti. Ovviamente questo tipo di lavoro offre molta libertà, ma la retribuzione è alquanto variabile. La postazione è assicurata, ma la metropolitana di Londra non sgancia una sterlina, questi insoliti dipendenti dello spettacolo vivono di quello che la gente volontariamente offre loro, anche se non si tratta di elemosina. Il «servizio» infatti è di ottimo livello, tanto che le ultime audizioni sono state sollecitate proprio dai pendolari.
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Easyjet inaugura la nuova rotta Rimini-Londra Luton

EASYJET INAUGURA LA NUOVA ROTTA RIMINI – LONDRA LUTON

(AGE) – EasyJet, compagnia low cost leader nel mercato europeo, inaugurerà il prossimo 29 giugno la nuova rotta Rimini – Londra Luton.
Con questo nuovo collegamento, la compagnia inglese arriva a operare nel nostro paese 39 rotte in partenza da ben 11 aeroporti italiani, raggiungendo un’ampia copertura del territorio nazionale.
Giovanna Picciano, Marketing Manager di easyJet per il mercato italiano, dichiara: “Siamo molto soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo. Oltre 7.000 passeggeri si sono già prenotati su questa rotta e sono in prevalenza inglesi che verranno a trascorrere le vacanze in riviera.
L’importanza di questo collegamento è duplice: se da una parte, contribuirà allo sviluppo del turismo in arrivo dalla Gran Bretagna, allo stesso tempo consentirà di raggiungere Londra a tariffe estremamente basse e con un servizio di qualità.
La capitale inglese rimane una delle mete preferite dagli italiani come dimostrano le prenotazioni dei voli in partenza dagli altri aeroporti dove vola easyJet. Londra, infatti, rimane la Top Destination per l’estate 2006.”
Nello scorso anno fiscale (2004/2005) la compagnia, che nei giorni scorsi ha festeggiato il 9 milionesimo passeggero trasportato da e per l’Italia, ha registrato una crescita nel mercato italiano pari all’80%, mentre nell’anno fiscale in corso prevede un incremento della capacità superiore al 60%.
easyJet si aspetta di trasportare da e per Rimini circa 5.000 passeggeri al mese, con un load factor medio del 85%.
“La Riviera di Rimini – dice Massimo Masini, Presidente di Aeradria Spa, società di gestione dell’Aeroporto Internazionale Federico Fellini – è pronta per accogliere con entusiasmo i tantissimi inglesi che arriveranno con i voli easyJet da Londra. Saranno sicuramente tantissimi gli italiani e i riminesi che andranno a Londra partendo da Rimini con easyJet”.
L’operatività dei voli prevede quattro collegamenti settimanali – martedì, giovedì, sabato e domenica, operati con un Boeing 737- 700 da 149 posti. I voli sono in vendita su www.easyjet.com, con tariffe da 30,99 euro per un volo di sola andata, tasse incluse.  (AGE)
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Pericolo fulmini, no ai cellulari durante i temporali

PERICOLO FULMINI, NO AI CELLULARI DURANTE I TEMPORALI
http://ansa.it
LONDRA – Non bisogna usare i telefoni cellulari all’aperto durante i temporali perché si potrebbe essere colpiti da un fulmine. Lo afferma una squadra di medici di Londra che si sono occupati della materia.

E’ stato ricordato il caso di una ragazza di 15 anni che è stata colpita da un fulmine mentre telefonava in un parco. E’ sopravvissuta ma ad un anno di distanza dall’incidente ne subisce ancora gravi conseguenze.

“E’ un caso raro ma di portata sociale, Bisogna diffondere la consapevolezza del pericolo di usare il telefonino durante i temporali”. ha dichiarato uno dei membri del team che fa capo al Northwick Park Hospital, aggiungendo che si segnalano casi di morte per essere rimasti fulminati durante l’uso del telefonino in vari paesi, dall Cina, alla Corea alla Malaysia.
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Owen: Mondiale finito, carriera a rischio

Owen, Mondiale finito, carriera a rischio: dopo il grave infortunio contro la Svezia Owen è volato … 
 
http://iltempo.it
… in Inghilterra con la promessa però di rientrare in Germania in caso di finale. Una stagione tutta da dimenticare, quella dell’attaccante del Newcastle, tornato la scorsa estate in Premierhsip dopo una parentesi non felice al Real Madrid. Infortunatosi al metatarso del piede destro il giorno di capodanno, ha collezionato solo 10 presenze con la maglia dei Magpies nell’ultima stagione. Quindi il precipitoso rientro proprio alla vigilia del mondiale, gli spezzoni di partita, nient’affatto convincenti, contro Paraguay e Trinidad e Tobago, infine la lesione del crociato dopo appena un minuto di gioco contro gli svedesi. Le previsioni mediche indicano uno stop dai 9 ai 12 mesi, che non solo pesano enormemente sulle speranze mondiali dell’ Inghilterra, ma soprattutto rischiano di compromettere la prossima stagione dei Magpies. Dopo gli esami effettuati all’ospedale, Owen, 26 anni, è volato a casa con la moglie Louise e la figlia Gemma a bordo di un jet privato, messogli a disposizione dalla Fa. «È tutto molto triste – ha commentato il capitano David Beckham -. Michael è uno di quei giocatori di cui si ha sempre bisogno nei grandi tornei. È una sfortuna per lui e per noi». Altrettanto dispiaciuto il Ct Sven Goran Eriksson, che ora in attacco potrà contare solo su Rooney, lontano dalla migliore condizione fisica, e Peter Crouch, con Walcott ancora in naftalina. La Fa ha fatto sapere che coprirà tutti i costi medici dell’operazione e della riabilitazione, mentre l’assicurazione della federazione SGB Brokers corrisponderà al giocatore lo stipendio nel periodo di inattività (Owen guadagna sei milioni). «Ovviamente è terribile aver subito questo infortunio e dover rinunciare alla Coppa del Mondo – si legge in un comunicato diffuso da Owen -. ho capito subito la gravità di quanto era successo. Ho detto a Sven che voglio la medaglia al collo, a Berlino per la finale ci sarò».

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Aste: e' boom a Londra, 500 milioni di euro in 7 giorni

ASTE: E’ BOOM A LONDRA, 500 MILIONI EURO IN 7 GIORNI

http://ansa.it
LONDRA – Sedici milioni di sterline per un Modigliani; poco meno di dodici per uno Schiele confiscato dai Nazisti durante la guerra e creduto disperso; l’immancabile Picasso per quasi sette milioni e mezzo e un disegno di Degas per poco meno: sono solo alcuni tra le opere vendute a prezzi da record negli ultimi giorni a Londra. Una settimana senza precedenti per le due storiche case d’aste britanniche, Sotheby’s e Christiés, che con gli ultimi lotti da battere stasera totalizzeranno, secondo le stime, circa 260 milioni di sterline (quasi 500 milioni di euro).

Le cause del nuovo boom dell’arte, dicono gli esperti, stanno nel dollaro debole – che fa sì che molte opere che non normalmente sarebbero vendute in dollari a New York vengono invece messe all’asta in sterline a Londra – e in un’ondata di nuovi ricchi, provenienti da Russia, Medio Oriente e Asia con molti soldi da spendere.

La capitale mondiale del commercio d’arte è, tradizionalmente, New York ma Londra ha quasi colmato il divario, secondo l’esperta del ‘The Art Newspaper’ Georgina Adam. E si tratta di un boom tanto più significativo perché ha rivitalizzato un mercato, quello degli impressionisti e dei ‘classici moderni’ (artisti fino alla prima metà del ‘900), dato per moribondo fino a qualche anno fa.

”Cinque o sei anni fa,” racconta uno dei membri del consiglio di amministrazione di Sotheby’s Europe, Helena Newman, “si diceva che gli Impressionisti erano morti, che non c’era più mercato e che tutti volevano solo arte contemporanea. Ma gli ultimi eventi dimostrano che, quando ci sono delle opere di grande livello degli Impressionisti, allora arrivano anche i compratori”.

Il successo della settimana londinese è anche il frutto del grande clamore mediatico che ha accompagnato le aste quest’anno. La presenza di alcune opere di grande rilievo ha portato ad alcuni prezzi da record, che a loro volta attirano nuovi capolavori da mettere in vendita. Sono stati messe all’asta anche opere che erano stati tesori di famiglia per generazioni, come il trittico di Francis Bacon che sarà battuto oggi da Christiés, proprietà per decenni di un amico dell’artista. In alcuni casi, si tratta di pezzi rubati dai nazisti e recentemente ricuperati dalle famiglie dei legittimi proprietari.

I ‘nuovi ricchi’ russi, cinesi e indiani, insieme agli ormai abituali giapponesi, stanno conquistando spazio in un mondo tradizionalmente dominato da americani ed europei. Ma diversamente dall’ultima ondata di aste-record alla fine degli anni ’80, non si tratta di speculatori con soldi presi in prestito. ”Questa volta la gente ha i soldi”, dice la Adam, e non li spende sconsideratamente. I nuovi acquirenti comprano anche molta arte tradizionale dei loro paesi.
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