26/06/2006
Cantare in strada e' un lavoro, a Londra ci vuole il patentino
Cantare in strada è un lavoro, a Londra ci vuole il patentino
articolo di Erica Orsini
da Londra
Vorreste tanto poter vivere di musica e invece siete costretti a starvene 8 ore in ufficio a far fotocopie? Potete sempre tentare con un’audizione per suonare nei sotterranei della metropolitana di Londra. O negli angoli di strada più ambiti di Covent Garden. Certo il riscontro mediatico non sarà come quello di Saranno Famosi, ma può anche capitare di essere chiamati a suonare al ricevimento della Regina, un giorno. In Gran Bretagna questa può essere un’occupazione come un’altra, basta essere bravi. Perché i musicanti di strada, i buskers, come li chiamano gli inglesi, per poter lavorare devono avere una regolare licenza e soprattutto sostenere un esame (organizzato dalla stessa azienda dei trasporti) per guadagnarsi il posto di lavoro.
Questo mese 259 di loro offriranno ogni settimana più di 2mila ore di buona musica ai viaggiatori che frequentano le 25 stazioni più affollate della Tube. Per farlo hanno affrontato un’audizione di 5-10 minuti di fronte a una giuria di esperti, alla stazione di Charing Cross. Le regole erano uguali per tutti, professionisti o cantanti improvvisati, star del pop e dilettanti. Ovviamente questo tipo di lavoro offre molta libertà, ma la retribuzione è alquanto variabile. La postazione è assicurata, ma la metropolitana di Londra non sgancia una sterlina, questi insoliti dipendenti dello spettacolo vivono di quello che la gente volontariamente offre loro, anche se non si tratta di elemosina. Il «servizio» infatti è di ottimo livello, tanto che le ultime audizioni sono state sollecitate proprio dai pendolari.