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Londra: i costi della Monarchia

Londra: i costi della Monarchia

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Nonostante l’apparenza la monarchia inglese è davvero a buon mercato: ogni cittadino paga 90 centesimi di euro (62 pence) all’anno per mantenere la famiglia reale. Il dato emerge dalla pubblicazione dei conti pubblici del 2005 della Regina Elisabetta. La spesa ha registrato un aumento del 4,2% rispetto al 2004 salendo così a circa 54,15 milioni di euro, a causa dei più intensi controlli di sicurezza a Buckingham Palace.
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Londra: arriva la tassa a tempo e su smog

Londra: arriva la tassa a tempo e su smog

http://repubblica.it

LONDRA – Entrare nel centro di Londra è sempre più difficile: la ‘congestion charge’, il ticket di quasi 12 euro che bisogna pagare per entrare con l’automobile nel centro, presto sarà sostituita da “pedaggi intelligenti”, di ammontare variabile a seconda del tempo trascorso a bordo della vettura e delle emissioni emanate dal veicolo.

Transport for London (Tfl), l’autorità per i trasporti della capitale, sta infatti mettendo a punto un avanzato sistema di tariffazione che ritiene potrebbe divenire un modello anche per altre città del Regno Unito alle prese con gravi problemi di traffico.
Secondo quanto anticipato dal quotidiano britannico The Times, coloro che entrano regolarmente nella zona a pagamento infatti avranno un dispositivo elettronico montato sul cruscotto, il quale verrà letto da apposite macchinette installate ai margini della strada.

Gli automobilisti così non dovranno più ricordarsi di pagare il pedaggio in anticipo, perché l’ammontare sarà dedotto da appositi conti pre-pagati. Inoltre chi va nel centro fuori dagli orari di punta e per breve tempo, ad esempio solo per fare una commissione, pagherà in questo modo molto meno di coloro che usano l’automobile nelle ore del giorno più trafficate.

Chi fa turni di lavoro notturni ed esce dalla zona la mattina, guidando in senso opposto rispetto al flusso del traffico, pagherà la tariffa più bassa o potrebbe anche essere esentato tout court dal pagamento. I più penalizzati dal nuovo sistema saranno invece i conducenti di veicoli altamente inquinanti, come i Suv o le auto con 4 ruote motrici, i quali potranno sborsare fino al doppio o addirittura il triplo del pedaggio imposto ai proprietari di macchine piccole.
Le tariffe non sono ancora state stabilite, ma il sindaco di Londra Ken Livingston ha già anticipato di essere favorevole ad un pedaggio massimo di almeno 20 sterline (29 euro circa).

“Penso che abbiamo raggiunto l’apice quanto a reazione del pubblico nei riguardi del cambiamento del clima”, aveva dichiarato Livingstone tempo fa. “Credo che dobbiamo modificare significativamente il modo in cui viviamo. Stiamo già lavorando alla possibile introduzione di una più sofisticata congestion charge. Perciò, sarei molto a favore di un pedaggio di 20 sterline per le automobili che producono due o tre volte il quantitativo normale di emissioni di carbonio”, aveva sottolineato il primo cittadino della capitale.
Tfl vorrebbe introdurre i nuovi pedaggi a partire dal 2009, quando subaffitterà nuovamente il contratto per la gestione della ‘congestion charge’.

Fra i progetti futuri dell’ente, vi è anche quello di quello di dotare entro il 2015 ogni automobile di un dispositivo satellitare di localizzazione che consenta di rilevare in tutta Londra le distanze percorse da ciascun veicolo per imporre pedaggi proporzionali ai chilometri percorsi.

Michelle Dix, dirigente della Tfl, ha puntualizzato che gli automobilisti non saranno obbligati a installare il tag elettronico o il dispositivo satellitare, ma saranno fortemente incentivati in tal senso per evitare che debbano fornire i loro dati ogni volta che devono entrare nel centro della capitale.

“La gente forse non desidera avere a bordo della vettura apparecchi che li localizzano dappertutto. Non renderemo pertanto il dispositivo obbligatorio”, ha affermato la Dix.

Intanto, un’indagine pubblicata oggi dal pomeridiano Evening Standard ha rivelato che il traffico a Londra sta progressivamente peggiorando e tornando ai livelli in cui era prima dell’introduzione nel 2003 della congestion charge. Gli autobus vanno così a rilento, che è più veloce andare a piedi quando la tratta da percorrere non supera i 3 chilometri.
 

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Londra: The Reverse

Londra: The Reverse 

articolo di Katia de Mei 

Come spesso capita abbiamo bisogno di farci segnalare dall’estero i nostri lavori migliori. E è il caso di The Reverse , album d’esordio del progetto omonimo, che nasce da un’idea originale di DJ Myke (Men In Skratch) e del chitarrista Svedonio. Il lavoro è stato difatti scovato nei meandri dell’incantevole Umbria, dove ha visto la sua origine, da quell’infaticabile talent scout e cool hunter musicale qual’è Jon Sexton della Copasetik Recordings, una delle più interessanti e contaminate label inglesi (ha scoperto e promosso, tra gli altri, nomi del calibro di The Prodigy, Tricky, Massive Attack, Finley Quaye).
Sexton ha deciso quindi di produrre l’album a Londra, facendolo mixare niente meno che al Mayfair Studios da Nigel Godrich dei Radiohead e masterizzare negli storici Abbey Road Studios. In effetti la pasta sonora dell’album risente di questo trattamento di lusso e risulta straordinaria all’ascolto. In particolare i raffinati interventi dello scratch di DJ Myke. Dati questi nobili natali londinesi, l’omaggio ai Beatles non poteva ovviamente mancare. Nell’album è presente una traccia che reinterpreta solo con i giradischi, in una versione stupefacente e dalle atmosfere darkeggianti, il mitico brano di Jon Lennon, Imagine.
E il giradischi, la pratica del djing più autentico, il turntablism, è il cuore generatore di The Reverse. Da mero riproduttore di suono, il giradischi diventa strumento musicale vero e proprio, e costruisce la struttura ritmica portante su cui la chitarra e il basso intervengono. La consuetudine a suonare insieme in studio, in una sorta di jam session aperta, è alla genesi della “reverse music”. Scardina e apre il loop, l’unità minima di senso della musica elettronica, contaminandolo con la pratica di improvvisazione di matrice jazzistica, e anche con l’energia dissacrante del rock. Abolizione spiazzante dei generi musicali quindi, che dall’hip hop arriva con nonchalance al jazz, al funky, al dub. Loro lo chiamano “vintage futurism”: un’inedita mista di sapori diversi.
Un sound che ha conquistato una band che ha rivoluzionato la scena musicale degli anni novanta, i Prodigy, che hanno voluto i Reverse come special guest della loro tournée italiana. Secondo l’autorevole Rolling Stone, si ha sensazione che The Reverse sia “qualcosa di veramente diverso, che in Italia non c’è ancora”. E che qualcosa in effetti stia cambiando lo dice anche il fatto che questo progetto rappresenti una delle novità più sorprendenti nel calendario 2006 di un festival paludato come Umbria Jazz.
Per la cura dell’artwork e dell’immagine visiva del progetto, ha collaborato il writer ed emergente artista visivo zedone, che ha realizzato la divertente ed ironica copertina dell’album e l’agghiacciante serie fotografica Broken arms, i ritratti ufficiali dei componenti del progetto The Reverse, che per identificarsi non mostrano il loro volto ma solo un arto mozzato, intento a suonare.
Al progetto hanno collaborato anche dj Aladyn (Radio Deejay) ai giradischi, Lillo al basso, le voci di Sabrina e Esa, i sintetizzatori di Rastea. In Italia l’album è distribuito dalla Wide Records.
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A Londra cellulari a rischio di virus

A Londra Cellulari a rischio di Virus

Come già è accaduto di recente con il torneo di Helsinki, è bene che i londinesi stiano alla guardia con le notizie del torneo di tennis di Wimbledon, che riceveranno via Bluetooth.

McAfee, società specializzata in soluzioni antivirus, ricorda come nello scorso torneo di tennis si sia diffuso il virus ‘Comm Warior’, proprio perché confuso con i messaggi informativi di Helsinki.

Grazie alla IBM nella città di Londra sui cellulari con Bluetooth attivati si può quindi ricevere informazioni sull’evento. McAfee, raccomanda di essere prudenti sui messaggi ricevuti via MMS o Bluetooth e di accettarsi della loro affidabilità prima che vengano installate applicazioni ricevute.

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Symbol Technologies nella metropolitana di Londra

Symbol Technologies nella metropolitana di Londra 

articolo di  Enrico Bianchessi

tratto da http://risorse.net 

Tube Lines, la società che gestisce i servizi di manutenzione della London Underground, ha equipaggiato più di 200 ingegneri con il computer mobile Symbol PPT8800, su cui è stata installata la soluzione per il work management di Syclo. L’implementazione del nuovo sistema ha riguardato le tre linee principali della rete metropolitana londinese.

Tube Lines aveva l’esigenza di creare una singola fonte di informazioni da quasi 500 sistemi diversi, nel quadro di un massiccio intervento di razionalizzazione e modernizzazione del sistema di trasporto metropolitano di Londra. L’obiettivo finale era quello di migliorare e snellire i processi e il controllo degli asset, ma il primo passo è stato quello di eliminare gli errori dovuti alla gestione cartacea dei documenti e al conseguente lavoro di correzione.

Il computer mobile Symbol PPT8800 risponde perfettamente alle richieste di Tube Lines, legate alla robustezza e alla facilità d’uso. Dei 210 computer, 60 sono stati assegnati ai due depositi principali (uno per gruppo di lavoro) e i rimanenti 150 sono stati distribuiti alle postazioni minori.

Gli operatori di Tube Lines inviano e ricevono le informazioni utilizzando una connessione wireless collocata nel deposito, e quando operano in assenza di connettività possono lavorare offline. Oltre alla visione delle mappe, con Mobile GIS e MSS, la soluzione permette di scattare immagini digitali con i computer mobili Symbol e inviarle come attachment agli ordini di lavorazione. Con questo nuovo sistema di gestione, gli operatori e gli ingegneri sono in grado di svolgere nell’arco di 24 ore un processo che in precedenza richiedeva 24 giorni.

“L’adozione del mobile computer Symbol PPT8800 con la soluzione di Syclo ha migliorato in modo significativo la produttività e l’efficienza, grazie all’accesso in tempo reale alle informazioni”, ha sottolinato Martyn Capes, project manager di Tube Lines. “L’aggiornamento dei dati ci consente di avere sempre una visione completa degli interventi compiuti su un binario o una carozza, e questo ha un impatto diretto sull’organizzazione delle attività e sul rispetto delle normative vigenti”.

Sulla scorta del successo di questo primo progetto, Tube Lines sta provando gli EDA (Enterprise Digital Assistant) Symbol MC50 e MC70, e sta valutando l’uso della connettivtà GPRS per aumentare la flessibilità del sistema.

 

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