17/07/2006
Arte islamica a Londra
Arte islamica a Londra
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Apre il 20 luglio la nuova galleria del V&A Museum di Londra
Sono circa quattrocento capolavori, scelti tra oltre diecimila. Si tratta degli oggetti d’arte islamica che dal 20 luglio il Victoria and Albert Museum di Londra offrirà alla vista dei suoi visitatori nella nuova galleria consacrata alle arti della civiltà islamica: la Jameel Gallery of Islamic Art. Il museo vanta infatti una delle maggiori collezioni d’arte islamica del mondo, con pezzi che vanno dall’VIII secolo alla prima guerra mondiale. Il mondo musulmano e la sua arte sono raccontati attraverso tredici secoli e numerosi paesi, dalla Spagna all’Ouzbékistan e all’Afghanistan, passando per l’Arabia, l’Impero Ottomano e l’Iran. Le opere scelte rappresentano varie tecniche materiali: ceramica, tessuti, vetri, legno e metallo.
Tra i pezzi straordinari in esposizione, il tappeto d’Ardabil, della superficie di più di cinquanta metri quadrati e considerato uno dei più grandi e bei tappeti al mondo. Eseguito da Chah Tahmasp d’Iran, è inoltre uno dei più antichi tappeti esistenti, datato esattamente al 946 dall’Egira (1539-40). E ancora: la spada di Chah Tahmasp con la lunga ed elegante citazione del Corano; una lampada da moschea, primitivo esempio di ceramica rossa Iznik (1557) ; la cassetta d’Ispahan (XVII secolo), reperto cristiano armeno di influenza islamica ; uno straordinario acquamanile in cristallo di rocca, proveniente dal tesoro di un califfo egiziano fatimide e intagliato in un solo pezzo di cristallo (Anno Mille circa); il seggio del sultano Qa’itbay’, grande struttura in legno dell’altezza di sei metri, conservato in una moschea de Il Cairo; una ‘ciotola-barca’ di Malaga, esempio di ceramica moresca del XV secolo ma testimonianza di una tecnica inventata in Iraq sei secoli prima.
La galleria è intitolata alla famiglia Abdul Latif Jameel, che ha donato parte della collezione.,