Articoli su Londra

Alloggio a Londra Informazioni Corsi di inglese Lavoro Hotel e Ostelli in tutto il mondo Viamundis 

Cosa vedere a Londra (150 luoghi) Impara l'inglese: archivio di oltre 200 mila testi di canzoni 


La metro di Londra come sole e vento, energia pulita dai passi dei pendolari

La metro di Londra come sole e vento, energia pulita dai passi dei pendolari

http://repubblica.it

Allo studio anche la possibilità di trasformare in corrente le vibrazioni di treni e auto
Entro fine anno un prototipo per catturare i watt prodotti da chi cammina
Elaborato da un progetto militare, sarà collocato nel pavimento di una stazione
LONDRA – Se in casa abbiamo bisogno di energia andiamo in cerca di una presa di corrente. La 220 dei nostri appartamenti è infatti l’unica fonte alla quale ci possiamo rivolgere, ma in realtà l’energia ci circonda e rimbalza per tutto l’ambiente in cui ci muoviamo. Mentre stiamo seduti e leggiamo produciamo energia (circa 100 watt), ogni passo che muoviamo produciamo energia (tra i 5 e i 7 watt), persino i fastidiosi rumori che arrivano dalla strada e fanno vibrare i vetri sono carichi di energia.

Il problema, che per il momento ci obbliga a infilare la spina nella presa, è che tutta questa energia si disperde, non c’è modo di metterla insieme e sfruttarla. Non sappiamo “raccoglierla”, per usare la traduzione letterale dell’espressione inglese “energy harvesting” che indica la tecnologia che si occupa di esplorare questo campo scientifico.

Presto però le cose potrebbero cambiare. Il primo prototipo di una piccola centrale elettrica alimentata grazie all’energy harvesting è atteso infatti entro la fine dell’anno. A realizzarlo sarà “The facility architects”, un grande studio di progettazione inglese che pensa di riuscire a imbrigliare la corrente prodotta dal camminare dei passeggeri della metropolitana londinese.

Incaricato di sviluppare il progetto, che come molte altre innovazioni tecnologiche nasce inizialmente da una necessità militare, è un ingegnere, Jim Gilbert. “Un paio di anni fa – racconta Gilbert – mi è stato chiesto di mettere a punto un generatore di corrente alimentato dai colpi dei talloni all’interno degli anfibi dei soldati in marcia. L’energia prodotta avrebbe permesso di risparmiare la fatica di doversi portare dietro pesanti batterie. Riuscire a proteggere il congegno dallo sporcarsi o bagnarsi si è rivelato però molto complicato”. Un inconveniente che nella nuova applicazione dovrebbe scomparire, anche se le difficoltà a tradurre questo sogno in realtà non mancano di certo.

L’idea è quella di dotare il pavimento di alcune stazioni della metropolitana particolarmente affollate di generatori a pressione idraulica in grado di “catturare” i watt prodotti da ogni passo. “Alla Victoria station ad esempio – aggiunge l’architetta della “Facility” Claire Price – nelle ore di punta transitano circa 34 mila passeggeri che camminando producono un’energia che correttamente catturata potrebbe alimentare 6500 lampade a led”.

Sfruttare il frenetico viavai dei pendolari, i “commuters”, sarebbe però solo il primo passo lungo una strada che potrebbe riservare grandi opportunità. Nei progetti futuri della “Facility architects”, che dovrà comunque testare a lungo il prototipo (esistono però già delle intese con potenziali clienti asiatici), c’è anche la realizzazione di micorgeneratori in grado di usare le vibrazioni dei treni o delle automobili di passaggio per dare corrente all’illuminazione pubblica. Per il momento non si tratterebbe di sostituire la normale alimentazione, ma di rendere possibile l’installazione di nuovi lampioni lì dove ora i costi per trasportare la rete tradizionale lo impediscono.

“Successivamente le applicazioni potrebbero essere infinite – spiega ancora Price – soprattutto per monitorare quanto accade negli edifici e renderli più efficienti dal punto di vista energetico, segnalando se le luci sono accese inutilmente o se qualcuno ha dimenticato una finestra aperta”. Un ventaglio di possibilità che conducono tutte nella stessa direzione: “La speranza è che un giorno fare un passo lungo il corridoio di una metropolitana corrisponda a fare un passo verso la salvezza del Pianeta”. http://credit-n.ru/zaymyi-v-ukraine.html http://credit-n.ru/zaymyi-next.html

Londra, luci rosse a Westminster

Londra, luci rosse a Westminster

http://repubblica.it

In un libro i vizi del Palazzo
Un libro di un tory “solo per adulti” racconta: prostitute ai congressi, orge ai Comuni
Caccia al nome della “talpa” dei vizi del Palazzo trincerata dietro la firma Anonimo

Acquisti per le amanti nel negozio di souvenir del Parlamento e nel vicino sexy shop
LONDRA – L’ultimo capitolo della Westminster a luci rosse ha gli ingredienti del giallo e l’esplicita crudezza di un porno “vietato ai minori”. È arrivata infatti ieri nelle librerie inglesi con l’etichetta “Consigliato a un pubblico adulto” l’autobiografia di un anonimo politico conservatore che nell’ultima settimana ha fatto tremare gli ambienti politici britannici. Sapientemente congegnato per esplodere mentre la Camera dei Comuni si risveglia dalla sua sonnacchiosa estate, una lunga vacanza del potere che neanche le minacce terroristiche sono riuscite a scuotere, “Unzipped” (raffinato titolo traducibile con “a cerniera aperta”) è il racconto in prima persona delle prodezze sessuali di un consigliere tory e del suo circolo trasversale, nell’appartenenza politica come nei gusti sessuali, di gaudenti colleghi.

Nel libro c’è un po’ tutto il campionario del sesso più o meno triste che è ormai tratto comune degli ambienti di potere: prostitute ingaggiate durante i congressi di partito a Brighton, giovanissime stagiste concupite, flirt romantici nei circoli della Camera dei Comuni e assai meno romantiche orge e adescamenti di travestiti. Grande immaginazione erotica in un uomo per altri versi assai poco dotato di fantasia, che compra regalini banali nel negozio di souvenir di Westminster e baby doll nel sex shop subito dietro l’angolo. Episodi conditi di particolari crudi e di nomi fittizi, ma con alcune “esche” sufficientemente dettagliate per permettere ai conoscitori di Westminster di risalire a una catena di protagonisti sia laburisti che conservatori. Ci si chiede infatti chi sia “Angela”, la bellissima (“ha il volto di una rosa d’Inghilterra circondato di una cascata di capelli castani, abbastanza giovane da essere mia figlia”) laburista incontrata alla festa di un amico del partito avversario nel Commonwealth Club, ristorante del centrale ritrovo abituale dei ministri di Blair. L’autore la vede e se ne innamora, e il caso vuole che accada nel giorno del suo ventesimo anniversario di matrimonio. Ce n’è abbastanza per imbarazzare sia Blair che il suo rivale David Cameron, anche se l’identità del delatore è per ora coperta da fitto segreto.

“Anonimo” è infatti la firma che campeggia sulla copertina di “Unzipped”, sottotitolo: “La prova che il potere è il più potente degli afrodisiaci”. E anonimo l’autore deve restare nelle intenzioni della casa editrice Virgin, che sulle speculazioni sotterranee subito scatenatesi nei circoli, sui giornali e sui blog di gossip politico-scandalistico sta montando la fortuna di un’opera per altri versi anche scadente (“Vorrei sapere chi è solo per andare sotto casa sua a farmi ridare i soldi del libro”, dice un lettore furioso su un blog).
“Tutta Westminster sembra ossessionata dalla caccia all’anonimo”, dice il re dei blogger conservatori Iain Dale, e l’identikit comincia a delinearsi.

Consigliere conservatore, lobbista politico, 46 anni e sposato, avrebbe tentato senza fortuna di candidarsi alle elezioni politiche del ’97 vinte a valanga dal Labour, e poi di nuovo alle Europee. Anzi, sarebbe un conservatore europeista (il che restringe ancora di più il campo). Ma i giornalisti che hanno cercato di avanzare nomi per avere una conferma dalla casa editrice, hanno ricevuto un no comment che sbarra la strada a qualsiasi indiscrezione se non si vuole rischiare una querela miliardaria: “Non è un parlamentare, ma non posso dire di più perché sarebbe troppo facile rintracciarlo”, dice un portavoce di Virgin. Quanto a lui, l’anonimo, gioca sull’enigma: “Sono di mezza età, senza caratteristiche particolari. Né magro né basso, né brutto né bello. Dopo tanti anni di politica mi sono disamorato dell’establishment e ora mi sento libero dalle convenzioni”.

  http://credit-n.ru/offers-zaim/sms-finance-express-zaimy-na-kartu.html http://credit-n.ru/offers-zaim/joymoney-srochnye-online-zaymi.html

Paradiso del cioccolato a Londra

Paradiso del Cioccolato a Londra

http://deluxeblog.it

Se siete amanti del cioccolato, quello fine e di gran qualità, non potrete non visitare il Paul A. Young Fine Chocolates.
Il proprietario, Paul Young, chef-pasticcere presso il famoso ristorante londinese Quo Vadis.
Paul Young sperimenta abbinamenti davvero audaci tra il cioccolato ed ingredienti degni di un antipasto o di un secondo piatto.
La magia del saper mixare i sapori, il dolce ed il salato e diverse sensazioni è il segreto di Paul Young.

Per informazioni:

Paul A. Young Fine Chocolates

33 Camden Passage, (44-20) 7424-5750; www.payoung.net http://credit-n.ru/zaymi-listing.html http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html

Londra censura Tom e Jerry

Londra censura Tom e Jerry

«Nel cartoon si fuma troppo»
http://lastampa.it
 LONDRA. Tom cerca di dare fuoco alla tana dove si nasconde Jerry. Jerry fa saltare in aria Tom con un candelotto di dinamite. Ma quando Tom si accende una sigaretta per fare colpo su una gattina dagli occhi languidi, allora è lì che iniziano i guai. Ofcom, l’ente britannico che vigila sul contenuto dei programmi televisivi, ha messo sotto inchiesta il cartone animato Tom & Jerry, perché in alcune scene mostra personaggi intenti a fumare sigari e sigarette e sarebbe perciò un brutto esempio per i bambini. Ora la società americana Turner, proprietaria dei diritti d’autore del cartone animato, ha acconsentito a tagliare le scene in cui il fumo viene presentato come una cosa accettabile o persino positiva. Ofcom ha deciso di prendere provvedimenti nei confronti di Tom & Jerry dopo aver ricevuto le lamentele di un telespettatore preoccupato.

«Comprendiamo che questi sono vecchi cartoni, prodotti per la maggior parte negli anni 40, 50 o 60, quando il fumo era più accettato. Sottolineiamo che in Tom & Jerry il fumo viene spesso presentato in maniera stilizzata e non come una cosa a cui si può passare sopra. Tuttavia, pur volendo mantenere l’integrità storica del cartone, il livello che giustifica l’inclusione di scene in cui si fuma deve essere necessariamente alto», ha dichiarato Ofcom in un comunicato.
  http://credit-n.ru/offers-zaim/oneclickmoney-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/offers-zaim/oneclickmoney-zaim-na-kartu.html

Pachistani, vita dura a Londra colpa di una pallina da cricket

Pachistani, vita dura a Londra colpa di una pallina da cricket 

http://ilgiornale/it 
 
Tony Damascelli

Non è un gran momento per i pachistani che si trovano a Londra. Non c’entrano gli attentati, i controlli a Heathrow, le perquisizioni improvvise e gli identikit. Qui si tratta di un oggetto che pesa tra i 155,9 grammi e i 163 e ha una circonferenza che oscilla tra i 22,4 e i 22,9 centimetri. Roba piccola che sfugge al metal detector ma non agli arbitri e che sta rovinando i rapporti tra l’Inghilterra e il Pakistan. Trattasi della pallina di cricket, uno sport per gentiluomini,  addobbati da un maglioncino che chiamasi sweater perché appunto serva a far sudare e da un cappello, di foggia diversa tipo borsalino, che viene portato anche dagli unpire, gli arbitri. Ora tutti gli ingredienti finora citati sono al centro di una contesa mondiale: all’Oval di Londra si stava giocando la partita tra l’Inghilterra e il Pakistan quando un australiano panciuto e tignoso, Darrell Hair all’anagrafe di Sydney, di ruolo unpire, arbitro di campo (ce ne sono due, il referee sta fuori e appunto a lui viene «riferito» il quanto),  dunque mister Hair ha sospeso l’incontro che vedeva gli inglesi in vantaggio, accusando i pachistani di «ball tempering». Che mai sarebbe ‘sta cosa? Di aver manipolato la pallina, ma in modo irregolare, perché nel cricket il lanciatore, bowler, può lavorare con la mano la cucitura della pallina, la ruota fra le mani, se la passa sull’inguine, coperto dal pantalone please, qualche furbastro tira fuori dalla tasca un po’ di sabbia o di ghiaietta, così modificando la traiettoria mentre il batsman, il battitore, deve stare con gli occhi ben fissi e sopportare lo sledging, gli avversari che lo molestano con offese stile Materazzi versus Zidane. Mister Hair ha preso la pallina dalle mani del lanciatore asiatico, ha controllato, si è consultato con il collega Billy Doctrove, ha informato l’arbitro Mike Procter, ha penalizzato di 5 punti la squadra asiatica e ha imposto la sostituzione dell’oggetto per lui taroccato. Mai vista una cosa del genere da quando il cricket va in scena, dico 1.814 partite in 129 anni,  mica ieri. Il tempo trascorreva intanto lentissimamente, dalle 2 e mezzo fino alle 6 e 13, ora di Londra, i pachistani strillavano di ogni nello spogliatoio, ritardando il ritorno in campo dove il solo Mohammed Yousuf, il battitore, mostrava ai fotografi e alle telecamere la pallina regolarissima. Hair ha fatto il duro, cosa che, stando alla controparte pakistana, gli riesce benissimo soprattutto contro le squadre asiatiche, e così, irritato dai capricci ha deciso di assegnare agli inglesi l’incontro per «abbandono» degli avversari.  Apriti Islamabad, il leader e presidente Pervez Musharraf si è detto pronto a intervenire per tutelare la nazionale, ha telefonato ai dirigenti presenti a Londra, giudicando «un insulto al Paese» la decisione dell’arbitro. I giornalisti hanno chiesto il rientro in Patria della squadra. La commedia prosegue, l’Icc, acronimo dell’International Cricket Council, ha messo sotto processo Inzamam-ul-Haq, capitano della nazionale asiatica, responsabile del ritardo e dunque della sospensione della partita ma la federazione pakistana ha ricusato da oggi all’eternità mister Hair come arbitro di una qualunque partita. A Islamabad non vogliono intercettarlo nemmeno al telefono.
  http://credit-n.ru/vklady.html http://credit-n.ru/trips.html

« Pagina precedentePagina successiva »