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Londra: manifestazione contro la Banca Mondiale e il FMI

Londra: manifestazione contro la Banca Mondiale e il FMI

(ICN-News/Ekklesia) Ernestina Doku coltiva una risaia di un ettaro vicino ad Accra. Non ci guadagna un soldo. “Ho perso mio marito perché da solo il riso non ci bastava. Non avevamo soldi per le spese mediche”. Ha disperatamente bisogno di un sussidio statale – ma il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale lo impediscono per le condizioni imposte ai prestiti (Christian Aid)

Il ministero del tesoro britannico versa alla Banca Mondiale ed al Fondo Monetario Internazionale l’equivalente di 22 euro per ogni contribuente. Domani, a Londra, nel corso di una campagna alla quale parteciperanno anche alcuni evangelici, si chiederà che questa pratica sia interrotta in attesa che i due grandi istituti “vengano riformati e smettano di perseguire politiche che arrecano danni ai poveri nei paesi in via di sviluppo”.
La dimostrazione, alla quale parteciperanno il cantante Ronan Keating e gli attori Damien Lewis, Pete Postlethwaite e Adjoa Andoh, coincide con la riunione della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale a Singapore. Keating e Lewis hanno viaggiato insieme con Christian Aid, rispettivamente in Gana e Bolivia, per verificare, a loro avviso, “i danni del libero mercato sul settore agricolo” e la disponibilità di acqua potabile per i poveri.

Ronan Keating: “Ho incontrato i produttori di allevamenti di polli che, a causa di prodotti surgelati importati dall’estero a basso prezzo, a mala pena ce la hanno. Al governo ganese, come a molti altri governi nei paesi in via di sviluppo, non è consentito dare sussidi agli agricoltori è di proteggere i loro prodotti imponenti tariffe più altre alle importazioni. E quando hanno provato a regolare il mercato, l’FMI è intervenuto costringendoli a fare un passo indietro. Questo è solo un esempio di come istituti come l’FMI e la Banca Mondiale usano il loro potere per imporre certe politiche ai paesi poveri. ”

Anna Thomas, policy manager di Christian Aid: “Il Fondo monetario internazionale e la Banca Mondiale persistono nella loro politica contro i poveri. Il dovere della Gran Bretagna è tagliare i fondi se non cambiano. E’ come se ognuno di noi dovesse sottoporre le proprie decisioni al parere del direttore della propria banca che può chiederci di cambiare quello che non piace loro. Questa è la triste realtà di tanti paesi poveri che, per rimanere nell’esempio, non sono neanche nella condizione di poter aprire un conto presso un’altra banca. E’ il prezzo che devono pagare in cambio dei prestiti che ricevono. Alla fine sono i poveri che ne pagano le conseguenze”.

Jonathan Bartley di Ekklesia, un autorevole osservatorio evangelico che si autodefinisce “radicale” in fatto di giustizia sociale ed economia, ricorda che l’anno scorso uno dei successi della campagna ‘Annulliamo la Povertà’ fu la decisione di Tony Blair di non chiedere ai paesi debitori politiche economiche discutibili. http://credit-n.ru/offers-zaim/lime-zaim-zaymi-online.html http://credit-n.ru/zaymi-listing.html

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