05/12/2005
Londra, la polizia controlla i telefoni?
Londra, la polizia controlla i telefoni?
La stampa britannica accusa: il 7 luglio la polizia ha bloccato le reti cellulari senza averne il permesso. Il governo indaga, mentre aumentano i sospetti: tutti sotto controllo?
Londra – A ben cinque mesi di distanza dagli attentati terroristici del 7 luglio, Londra fa i conti con la storia ed analizza alcuni lati oscuri della vicenda con lo scrupolo di un investigatore: l’amministrazione locale ha avviato le indagini per scoprire cosa si nasconde dietro il blocco telefonico totale avvenuto nella capitale britannica subito dopo l’esplosione della prima bomba, scoppiata nella stazione della metropolitana di Aldgate.
I risultati finora emersi sono inquietanti: stando a quanto pubblicato da BBC e The Guardian, la polizia ha ordinato il blocco e si è avvalsa indebitamente della procedura ACCOLC, acronimo di access overload control, una misura del tutto eccezionale in grado di causare il sovraccarico delle linee telefoniche cellulari.
Una procedura d’emergenza che non può essere attivata senza un preciso accordo tra il Comando Supremo delle forze dell’ordine e l’amministrazione comunale, in perfetta trasparenza e collaborazione con gli operatori telefonici. Nonostante il Comando Supremo abbia deciso sin dall’inizio di non attivare la procedura ACCOLC, spiega alla BBC un portavoce della polizia metropolitana di Londra, “la decisione finale è stata presa in maniera unilaterale ed autonoma rispetto agli ordini impartiti dal Comando”.
A pochi minuti di distanza dalla prima esplosione, la rete cellulare della City è stata disattivata nonostante l’ordine ben preciso del Comando Supremo di non coinvolgere le strutture di comunicazione. Richard Barnes, membro dell’assemblea comunale di Londra, è assai turbato da quanto accaduto: “Il fatto che la polizia locale possa prendere decisioni così importanti, completamente al di fuori da altri organi di comando, è straordinario ed inquietante”.
La decisione di oscurare temporaneamente i servizi telefonici nell’area della City durante gli attentati del 7 luglio ha causato non pochi problemi, sia all’organizzazione dei primi soccorsi, sia ai parenti ed agli amici dei cittadini che hanno vissuto quei tragici momenti. David Sutton, responsabile dell’operatore O2, ha dichiarato che “quanto successo è del tutto eccezionale e le spiegazioni ufficiali lasciano a desiderare”.
Tommaso Lombardi