27/06/2006
Londra, arriva il pc-strizzacervelli
Londra, il pc-strizzacervelli
che legge le nostre emozioni
http://repubblica.it
Possibili usi commerciali ma anche maggior sicurezza alla guida e un aiuto per gli affetti da autismo e sindrome di Asperger
LONDRA – Indovinare l’attimo prima della goccia che fa traboccare il vaso. O cogliere alla sprovvista chi crede di farci fessi con un sorriso. Tutti abbiamo provato a leggere nel pensiero di chi ci stava di fronte. Qualche volta ci riusciamo, più spesso no. Da ora, però, sarà un computer a farlo.
Il sistema intelligente messo a punto dagli informatici dell’università di Cambridge che promette di decodificare le espressioni del viso, proponendosi ricadute ludiche, commerciali ma anche mediche, sarà presentato il prossimo 3 luglio a Londra alla mostra della Royal Society Summer Science Exhibition.
Le prime anime ad essere “scandagliate” saranno quelle dei visitatori, invitati dagli stessi programmatori a contribuire “ad addestrare” il computer offrendogli espressioni ed emozioni di gioia, rabbia, noia e chissà cos’altro.
A fare il lavoro maggiore sarà una macchina fotografica collegata all’avveniristico apparecchio che individuerà le 24 “caratteristiche facciali” determinanti dell’espressione, dal bordo del naso, alle sopracciglia passando per l’inclinazione degli angoli della bocca. E nessuno potrà più nascondere segreti.
Il sistema, infatti, si districherà tra le combinazioni dei movimenti facciali difficilmente controllabili razionalmente e coglierà dal vivo le emozioni più recondite. Secondo Peter Robinson, professore di tecnologia dell’informatica all’università di Cambridge “ci sono piccole differenze nel modo con cui la gente esprime la stessa emozione, che difficilmente si leggono ad occhio nudo”.
E già si pensa ai possibili utilizzi commerciali. Primo tra tutti, per esempio, scoprire quando cogliere il momento giusto per vendere qualcosa a qualcuno. Ma non solo. Gli informatici impegnati nel progetto promettono di poter migliorare la sicurezza al volante, creando una sorta di banca dati elettronica che contenga le espressioni in situazioni di confusione, stanchezza e disorientamento. “Stiamo lavorando con i volontari – continua Robinson – e con una grande azienda di automobili, prevediamo che il sistema sarà impiegato entro cinque anni”.
Una versione portatile aiuterà invece gli affetti da autismo e da sindrome di Asperger. Progettata insieme ai colleghi del Massachusetts Institute of Technology, leggerà le espressioni facciali e delle emozioni.
Gli scienziati hanno messo a punto il sistema anche grazie alla collaborazione di un gruppo di attori. E pensano a immettere la loro invenzione in Rete. “Per esempio – ha spiegato Robinson – il software collegato ad un webcam potrebbe scannerizzare l’immagine della persona, codificarla e trasmettere le informazioni al sito pubblicitario in grado, a questo punto, di proporgli il prodotto più calzante”.