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Il Principe William vuol comprare le lettere di mamma Diana

Principe WilliamWilliam vuol comprare
le lettere di mamma Diana
di PAOLO FILO DELLA TORRE

LONDRA – I principini William e Harry hanno deciso di sacrificare un quarto delle loro ricchezze per salvare la reputazione della madre, la principessa Diana: i ragazzi hanno fatto sapere di essere disposti a pagare dieci milioni di sterline – 16 milioni di euro, oltre trenta miliardi di vecchie lire – per assicurarsi le 64 lettere d’amore inviate da lady Diana al suo amante James Hewitt, che le ha messe in vendita.

Hewitt, sommerso dai debiti, ha annunciato la decisione di vendere la corrispondenza in un’intervista la Cnn, ma la sua scelta era già nell’aria: qualche settimana fa il tabloid popolare News of the World, già noto per i suoi scoop sui reali, ha mandato un suo redattore, spacciatosi per intermediario di un miliardario svizzero, ad avanzare un’offerta di dieci milioni di sterline per le lettere di Diana.

Il quarantanovenne ex cavallerizzo disse subito che la corrispondenza era in vendita, e accettò la falsa offerta: svergognato dal giornale, non si è fermato. Così oggi conferma la sua scelta e si dice pronto a cedere le lettere al migliore offerente, per una cifra non inferiore a quella offerta dal finto miliardario.

 

Un prezzo molto alto, se si tiene presente che le lettere non possono essere pubblicate. Lo ha deciso un tribunale dopo un altro trucco relativo a questa strana vicenda: qualche anno fa Hewitt annunciò che le lettere gli erano state rubate.

Ma con sorpresa generale, arrivarono sul tavolo del direttore del Daily Mirror con una proposta di acquisto per una cifra iperbolica. Il giornalista non batté ciglio e chiamò Scotland Yard: gli investigatori restituirono le missive alla madre di Diana, Frances Shand Kidd e a sua sorella Sarah McCorquodale. Solo dopo una battaglia giuridica Hewitt riuscì a rientrarne in possesso, ma con l’impegno che non sarebbero mai state pubblicate senza il consenso delle due donne e del vescovo di Londra.

Le missive potrebbero essere acquistate da chi intende magari a pagamento, esporle a curiosi clienti. Per esempio un qualche grande museo: proprio un museo, la British library di Londra, si è detta interessata all’affare. Per il momento la transazione è sospesa: per i responsabili dell’istituzione il prezzo richiesto è troppo alto, ma nulla esclude che le trattative si riaprano o che un altro acquirente si faccia avanti.

Per questo William e Harry, intenzionati ad evitare un ulteriore scandalo, sono disposti a pagare la cifra richiesta da Hewitt. Dai nonni Spencer e dalla stessa madre Diana hanno ereditato in tutto una quarantina di milioni di sterline: ora sarebbero disposti a pagarne un quarto per le lettere della madre.

Ma i ragazzi non avranno la disponibilità del denaro fino a quando non avranno compiuto i venticinque anni: per questa ragione è molto probabile che abbiano chiesto un prestito al padre Carlo e alla nonna Elisabetta. Nei prossimi giorni si capirà come finirà la vicenda: di certo, i due principi ne escono bene: la loro immagine è sempre più consolidata fra gli inglesi. Ne esce invece malissimo Hewitt: ma l’ex ufficiale ha già perso la sua reputazione qualche anno fa, quando compilò un libro nel quale raccontava alcuni dei più scabrosi segreti di Diana.

(13 gennaio 2003) http://credit-n.ru/offers-zaim/oneclickmoney-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/offers-zaim/viva-dengi-credit.html

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