29/08/2006
Gli 007: Esagerato l'allarme attentati sugli aerei a Londra
Gli 007: «Esagerato l’allarme attentati sugli aerei a Londra»
articolo di Bruno Marolo
http://unita.it
Era probabilmente esagerato l’allarme lanciato il 10 agosto dal governo britannico, secondo cui terroristi islamici si preparavano a far esplodere una decina di aerei in volo verso gli Stati Uniti. Fonti di polizia e dei servizi segreti, a Londra e a Washington, hanno rivelato al New York Times gli indizi raccolti contro un gruppo di giovani fanatici musulmani, potenzialmente terroristi, in un sobborgo di Londra abitato in maggioranza da pakistani. «Nello stesso tempo -scrive il New York Times- 5 alti funzionari britannici hanno spiegato che le persone sospette non erano pronte a colpire. L’arresto di 21 persone a Londra non è stato motivato tanto da informazioni specifiche su un attacco imminente quanto dal timore che altri terroristi sconosciuti potessero entrare in azione». Il 10 agosto Paul Sephenson, vice capo della polizia di Londra, aveva dichiarato che una cellula terrorista «preparava stragi di proporzioni inimmaginabili». Michael Chertoff, il ministro per la sicurezza interna Usa, aveva sostenuto che il complotto era «molto vicino alla fase esecutiva».
L’inchiesta del New York Times è stata esclusa dal giornale on line, su consiglio dell’ufficio legale che temeva complicazioni a Londra. Secondo questa ricostruzione gli investigatori britannici sorvegliavano da un anno un gruppo di immigrati pakistani. Alcuni di loro avevano registrato videocassette in cui si dicevano pronti a morire per la guerra santa, e stavano cercando di confezionare una bomba liquida. La polizia ha trovato il materiale esplosivo nascosto sotto le foglie in un bosco presso Londra. Su 25 arrestati, tutti cittadini britannici di origine pakistana tra i 17 e i 25 anni, 8 sono stati incriminati per cospirazione terrorista, uno per possesso di esplosivi e tre per reticenza nel corso dell’istruttoria. Cinque sono stati prosciolti.
«Nonostante le accuse -scrive il New York Times- gli inquirenti hanno detto di non essere sicuri su un punto cruciale: se qualcuno degli accusati avesse la capacità tecnica di fare esplodere una bomba su un aereo in volo». Uno dei periti dell’inchiesta ha precisato che il materiale sequestrato «è pericoloso in teoria, ma rimane da vedere se gli arrestati avessero la capacità di servirsene». I servizi segreti britannici speravano di trovare altri indizi, ma la polizia ha dovuto troncare l’operazione con una serie di arresti prematuri. Uno dei presunti terroristi, Rashid Rauf di 25 anni, è stato arrestato in Pakistan il 9 agosto, e Scotland Yard ha deciso di mettere sotto chiave i possibili complici prima che agissero. Mentre gli arresti erano in corso il governo britannico ha alzato il livello di allarme innescando una reazione a catena negli aeroporti europei e Usa. Il commissario europeo per la sicurezza Frattini ha detto al New York Times: «I cospiratori avevano ricevuto un breve messaggio: “Fatelo adesso”». Un alto funzionario britannico ha precisato che il messaggio non era così esplicito, ma gli investigatori non potevano escludere che una seconda cellula terrorista avesse l’ordine di colpire. Peter Clarke, il capo del nucleo anti terrorismo di Scotland Yard, nel dubbio ha deciso gli arresti. In seguito è stato chiarito che non vi era un rischio imminente e il 14 agosto il governo britannico ha nuovamente abbassato il livello di allarme.