29/12/2005
London calling? E Ancona gliele suona!
London calling? E Ancona gliele suona!
di Marco Benedettelli
Urlo – Mensile di Resistenza Giovanile
Qui Londra. Qui la costellazione dei club epocali. Quelli che fanno costume, storia, metafisica. Che se vuoi capire non dico dove va il mondo, ma in che direzione smiccia uno dei suoi sessantanove occhi, una sera ci devi passare.
Farti servire un drink, mischiarti all’aggroviglio di gambe, rotondità e acconciature che ballano e si dinoccolano alle note di Dawid Bowie, The Others, the Rolling Stones, ecc ecc ecc…e se sei in buona iniziare ad ancheggiare anche tu. Poi mentre sei lì guardi verso la consolle per vedere in faccia chi è l’artefice di siffato sound.
Così strabuzzi gli occhi: “Ehhh…ma come! Quei tre dj sono di Ancona!! Sono Macca, Deli e Eric, il trittico della “Comcerto dj set”, che mette i dischi in locali del capoluogo marchigiano come il Thermos, L’Ascensore, il Barfly!” E allora ti domandi se qualcuno di soppiatto ti ha spruzzato una goccia di Lsd nel bicchiere, sicché dalla foresta celebrale principiano ad emergere allucinazioni.
No, non è un sogno lisergico.
Questa è una scena che potrebbe essere capitata a un qualsiasi anconetano/a dispersosi in una delle leggendarie dance – hall di Londra: proprio cinque delle più prestigiose, a fine novembre, hanno accolto i tre dj dorici come “special guests”.
Insomma, pare che i giovani Macca, Deli e Eric – al secolo Andrea Maccarone, Daniele De Liberato e Eric Bagnarelli – stiano già entrando nelle grazie di Sua Maestà la Regina, con i loro due tour già all’attivo in terra d’Albione. Uno a maggio, di tre tappe.
E l’altro a fine novembre, appunto, di cinque tappe.
Nelle loro scorribande hanno fatto girare i cd bei londinesi Frog, Mean Fiddler, Club NME, Sensibile Sundays, Death Disco, Notting Hill Arts Club, Panic, Roxy, ed altri ancora. Andando “a suonare” nella City, loro italianissimi, dei generi musicali nati e cresciuti proprio là, Oltremanica. Parliamo di quella miscela di sound dove confluiscono beat, rock’n’roll, britt pop, mod sound, indi, ska, soul e via discorrendo.
Ma come sono arrivati i tre giovanotti nella patria del Modernismo? La risposta è nella “Comcerto”, l’agenzia musicale aperta nel 2005 da uno dei tre, Eric Bagnarelli, che negli ultimi mesi è stata tra le anime più propulsive sulla scena del “rinascimento musicale” anconetano. Dietro parte dell’organizzazione della “Notte Bianca”, del “London Calling”, di alcuni concerti del Barfly… nonché dei Dj-set di Macca e Deli, c’è sempre la “Comcerto”.
Che Eric ha fondato dopo la sua esperienza a Londra, dove si è procacciato il pane con la “Mean Fiddler”, altra agenzia musicale (info: www.comcerto.it). Ed è proprio grazie agli amici londinesi che Eric ha portato ad Ancona artisti blasonatissimi dei paesi anglofoni, vedi i The Others e i Libertines.
E a far si, tornando a noi, che si materializzassero i due tour in cui ha accompagnato Macca e Deli in Gran Bretagna.
“Gli inglesi ci hanno accolto molto bene, ballando e apprezzando le nostre scelte. Agli attacchi di molti pezzi, la gente applaudiva e schiassava in segno di approvazionez/iZ” racconta Eric davanti ad un caffè.
“A noi piace far ballare un cocktail di generi musicali, che va dai Beatles ai Dirty Pretty Things. Musica non molto in voga in Italia, per lo meno ad Ancona. Dove nei grandi locali come l’Odissea c’è l’house e il commerciale. A Londra, invece, anche in locali gettonatissimi da un folto pubblico molto eterogeneo, capita spesso che si balli il rock, quello “scelto”. E così io Macca e Deli ci siamo messi in testa di “importare” questo genere musicale anche nelle notti doriche. E devo dire che ha funzionato. Ancona ha risposto con energia”.
In una delle ultime serate di Londra, mi raccontano Macca e Eric, sono venuti a trovarli Gary Powell (batterista dei Libertines), Alan Mc Gee (produttore degli Oasis), musicisti dei Cazals, dei The Thrills, Dominic Master dei The Others, (che tra l’altro li ospitava a casa sua) e ancora altri artisti che stanno facendo la nuova scena “indi”.
“Ci siamo messi a ballare tutti insieme in pista. È stato molto divertente”, racconta Eric.
“A forza di zingarate tra Ancona e Londra, fra noi e questi musicisti è nata una amicizia. Ora ci telefoniamo, ci scriviamo, ci confidiamo”.
A fine serata poi, spenta la musica, chiuso il club, i nostri tre tornavano a casa in taxi, mentre la notte si tramutava in mattino e il sole di Londra, col suo malato piglio dandy, tingeva il tamigi come una sciarpa luminosa.