GB: PRESO STUPRATORE MANIACO TACCHI A SPILLO GRAZIE DNA
(ANSA)
LONDRA – Ci sono voluti vent’anni, ma alla fine e’ stato acchiappato. Il ‘maniaco del tacco a spillo’, grazie ad una rivoluzionaria tecnica d’identificazione del DNA, e’ finalmente caduto in trappola. Si tratta di James Lloyd, un manager di 49 anni, definito dai vicini come un ”pilastro della comunita”’, sposato e con due figli, benestante. Deve ora rispondere alle accuse di stupro e tentato stupro commessi tra il 1983 e il 1986. Ma un’inquietante scoperta effettuata dalla polizia durante la perquisizione del suo ufficio potrebbe far lievitare astronomicamente il numero delle donne violentate.
James Lloyd era stato soprannominato il ‘maniaco del tacco a spillo’ perche’ soleva, come firma, portar via, per ricordo, le scarpe delle sue vittime, in genere giovanissime, tra i 18 e 21 anni. Per anni ha terrorizzato le strade dello Yorkshire meridionale, appostandosi in zone oscure, assaltando le sue vittime mentre tornavano a casa dopo una serata al pub o in discoteca. Si camuffava usando calze da donna in nylon, e amava immobilizzare le ragazze con calzamaglie.
La polizia aveva tracciato il suo DNA nel corso degli attacchi, arrivando alla conclusione che si trattava sempre della stessa persona, ma il suo profilo genetico non corrispondeva con nessuno dei campioni registrati nello schedario nazionale britannico. Poi, grazie allo sviluppo della tecnica chiamata ‘Familial DNA Searching’, la svolta. Gli esperti della scientifica hanno ripassato in esame tutti i campioni posseduti alla ricerca di connessioni genetiche, essendo in grado di risalire a legami familiari stretti.
”Possiamo ora produrre una lista di persone che rientrano nella categoria di fratelli, sorelle o genitori”, spiega Richard Pinchin, del nucleo Scienze Forensi. Sempre che un campione di partenza sia presente nel database della polizia, ovviamente. ”In quel caso”, conclude Pinchin, ”possiamo dare agli investigatori del materiale su cui lavorare”.
Nel caso di James Lloyd, la scientifica aveva prodotto una lista di 43 persone, tra cui la sorella di Lloyd, che aveva lasciato un campione del suo DNA per un fermo connesso alla guida in stato di ubriachezza. Quando gli investigatori hanno bussato alla sua porta, spiegando la procedura, la donna ha chiamato il fratello, raccontandogli quello che per lei pareva una stranezza: avrebbero chiesto anche a lui di depositare un campione del suo DNA. Ma Lloyd capisce immediatamente che il laccio s’era ormai chiuso. Chiama il padre, chiedendo di occuparsi dei suoi figli, confessando di aver commesso dei crimini molto seri. Poi riappende il ricevitore, e cerca d’impiccarsi in casa sua, ma viene fermato dal figlio 17enne. E successivamente e’ arrestato dalle forze dell’ordine.
Alla prima udienza, tenutasi ieri al tribunale di Sheffield, erano presenti alcune delle sue vittime, una delle quali gli ha urlato ”marcisci all’inferno”, mentre gli agenti lo stavano accompagnando fuori dall’aula. Lloyd si e’ dichiarato colpevole di quattro stupri e due tentativi falliti, ma ha negato ogni altro coinvolgimento. Gli agenti pero’, durante la perquisizione, hanno trovato nel suo ufficio, nascosti dietro una porta segreta, oltre 100 paia di scarpe con il tacco a spillo, nuovi e usati. ”Sono ovviamente dei feticci, benche’ un certo numero di scarpe siano nuove e mai state usate”, ha affermato l’ispettrice Angie Wright. Che precisa ”Possono comunque appartenere ad altre vittime, che non se la sono sentita di denunciare l’accaduto”. James Lloyd verra’ giudicato verso fine anno.
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