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Da Londra nuovi rimedi contro la depressione

Da Londra nuovi rimedi contro la depressione

(Tratto dal settimanale l’Espresso)
Paesaggi caraibici nelle sale d’attesa dei medici e bagni di luce artificiale a casa o al museo. Da Londra i nuovi rimedi per battere la depressione invernale
di Daniela de Rosa
 Cielo grigio, umore nero. Gli scienziati lo chiamano “Sad”, Seasonal Affective Disorder, e pare sia una vera e propria malattia che colpisce quanti d’inverno, a causa della mancanza prolungata di sufficiente luce del sole, sfioriscono come piante avvizzite e cadono in un’apatica depressione stagionale. Se a questo poi si aggiungono i malanni di stagione, il raffreddore, e magari un’influenza debilitante, finisce che i mesi più bui dell’anno rischiano di avere davvero un pessimo effetto sugli abitanti dei Paesi nordici.

Ne sa qualcosa il dottor Alex Boback, General Pratictioner – ovvero medico della mutua – a Wandswoth, sud di Londra. I pazienti si presentavano da lui, soprattutto tra dicembre e marzo, con piccoli problemi stagionali ma con una faccia ben poco allegra. E in sala d’aspetto, tra starnuti e tossicchiamenti, l’atmosfera era ancora più deprimente. Così, tanto per tirare un po’ su di morale i pazienti in attesa, e soprattutto per vedere se la mancanza di sole è inversamente proporzionale al numero di ammalati che stanziano nella sua sala d’attesa, il fantasioso dottore si è messo d’accordo con Virgin Holiday, un tour operator specializzato in vacanze tropicali, e ha cambiato faccia alla sua sala d’attesa. Niente più sedie e riviste datate, con qualche banale quadro alle pareti, ma sdraio e lettini prendisole, una spiaggia caraibica dipinta sulla parete di fondo, lo sciabordio delle onde che dallo stereo invade tutta la sala, qualche palma e un po’ di sabbia nel caso qualche bambino volesse giocare a formine in attesa della visita.

Il risultato, dopo il primo momento di stupore, è stato sorprendetemente positivo. I pazienti sono più allegri, chiacchierano distesi sui lettini invece di guardarsi l’un l’altro con musi lunghi e qualcuno, uscito dal consultorio, punta diretto alla prima agenzia di viaggi.

Il dottore si riserva di dare una forma scientifica ai risultati dell’esperimento, ma intanto il buonumore dei pazienti è aumentato. Così come quello di coloro che si presentano nel nuovo spazio del Science Museum per fare il pieno di luce. Basta prenotarsi per avere, gratis, venti minuti di seduta in grado di battere la depressione invernale. In un’apposita stanza bianca, con un grande divano nel mezzo, ci si espone a una luce di almeno 2500 lux (unità che misura l’intensità della luce; una lampadina di casa ne produce da 200 a 500, una giornata di sole 100 mila). Magari non abbastanza per guarire i casi gravi di Sad, ma sufficienti per affrontare la giornata con uno spirito diverso. E il fatto che dal momento del lancio dell’iniziativa la light lounge sia stata presa d’assalto dai londinesi la dice lunga. Per chi volesse un trattamento più fai da te, c’è il pacchetto disponibile offerto dalla Seasonal Affection Disorder Association: per sole cinque sterline si riceve a casa un kit con notizie sulla Sad, le ultime ricerche sulla sindrome, i luoghi in cui noleggiare le lampade per i trattamenti e consigli su come adattare il proprio stile di vita. Resta un dubbio: servono cinque sterline per capire che una bella vacanza ai Caraibi migliora l’umore? http://credit-n.ru/microzaymi-blog-single.html http://credit-n.ru/offers-zaim/platiza-mgnovenniy-zaim-online.html

Londra: in Brewer Street un negozio per i mancini

Londra:  in Brewer Street un negozio per i mancini

Viene chiamato il paradiso dei mancini ed è il negozio che vende ogni genere di articoli al mondo di coloro che usano di preferenza la mano sinistra. E’ gestito da una coppia di mancini Lauren e Keith Milsom. All’interno si possono trovare oggetti che vanno dalle forbici fino agli utensili da giardinaggio, da cucina e , incredibile, persino gli orologi che marciano in senso antiorario!
E’ sicuramente un’attrazione anche per i non mancini. http://credit-n.ru/microzaymi-blog-single.html http://credit-n.ru/offers-zaim/greenmoney-online-zaymi-za-20-minut.html

LONDRA: GIOIELLI ED ARGENTI AL MERCATO DI BERMONDSEY

LONDRA: GIOIELLI ED ARGENTI AL MERCATO DI BERMONDSEY

Il mercato di Bermodsey square è  famoso per i londinesi poiché si tratta del più verace mercato di antichità di tutta Londra. Particolarità: orario di apertura  al  levare del sole. Perché? Beh, secondo l’opinione di molti in quelle ore le vendite non sono soggette alle leggi sulla ricettazione ed i prezzi sono più bassi rispetto a dopo le  9.00. Qui non si trovano solo antichità ma anche dipinti, porcellane, tappeti a prezzi spesso equi e trattabili.

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Londra un té molto speciale

Londra un té molto speciale
té a LondraE’ stata una delle imprese londinesi più ambiziose e discusse degli ultimi tempi l’allestimento di Sketch, locale trendy fusione perfetta tra ambienti diversi (oltre alla pasticceria – sala da tè, ci sono tre ristoranti e una video art gallery).
Voluto da Mourad Mazouz, già proprietario del Momo, il ristorante marocchino più glamour di Londra, hanno partecipato al suo allestimento alcuni dei migliori designer europei: fra gli altri, Ron Arad, Marc Newson.
Il giovane Jurgen Bey, dello studio Droog di Amstrerdam, ha curato l’immagine del Parlour, la sala dedicata alla cerimonia del tè. Fra pareti dai toni pacati e un’originale mix di sedute di diverse epoche, si gustano rare e profumate varianti della tradizionale bevanda, servite con dolci, tartine e scones, panini alle uvette da farcire con panna fresca e marmellata.

Sketch (9 Conduit Street, tel. 0044.870.77.74.488, www.sketch.uk.com).

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L'Oriente a Londra

L’Oriente a Londra

Parzialmente tratto da “Dove, il mensile di viaggi, cultura, stili di vita

Londra dim sumDa visitare a Londra la rassegna intitolata “China:The Three Emperors” ospitata fino al 17 aprile alla Royal Academy of Arts (Burlington House Piccadilly, tel. 0044.207.30.08.000, www.royalacademy.org.uk), indaga la cultura di corte dei tre imperatori della dinastia Quing, attraverso 400 opere, tra dipinti, pergamene miniate, giade, bronzi e porcellane.

Ma a Londra la curiosità per il mondo orientale imperversa anche a tavola: dopo il sushi, il Dim Sum, una sorta di brunch – colazione cinese, è l’ultima moda britannica. Nella capitale, sono sempre più numerosi i locali dove si scopre il piacere di prendere il tè con gnocchetti di pasta, ravioli di gamberi e altri assaggi di cibi cucinati al vapore in cestini di bambù.

Il Dim Sum è un rito antico ma i ristoranti – sale da tè che lo offrono sono ambienti moderni, persino esclusivi. Seta, legno, fiori, arredi e decori dai colori caldi abbondano all’interno del Cocoon (65 Regent Street, tel. 0044.207.49.47.600, www.cocoon-restaurants.com), un raffinato locale, misto cinese-giapponese, progettato dal designer Stepahne Dupoux nel cuore di Picadilly. Altri indirizzi che registrano il tutto esaurito sono il Ping Pong (42 Great Marlborough Street, tel. 0044.207.85.16.969, www.pingpongdimsum.com), dove l’esperienza del Dim Sum si condivide seduti intorno a grandi tavoli rotondi, e il Yauatcha, in Broadwick Street (tel. 0044.207.49.48.888), che appartiene allo stesso proprietario della catena di ristoranti Wagamama.
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