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Londra con l'automobile elettrica

Londra con l’automobile elettrica

di Daniela Sparisci
http://repubblica.it
L’automobile elettrica? Non e’stata uccisa come sostiene un documentario americano uscito di recente, anzi gode di ottima salute, soprattutto a Londra. Gli inglesi la usano per entrare ed uscire dalla Congestion Charging, la zona a pagamento dove il biglietto d’ingresso per gli automobilisti viaggia tra le otto e le dieci sterline. Al giorno.

Per sfuggire al salasso e al meteo impietoso che rende insidiose le due ruote, il rimedio si chiama G-Wiz ed e’una microcar elettrica progettata in California e prodotta a Bangalore, nel cuore della Silicon Valley indiana. Dal 2004 ne hanno vendute più di seicento solo a Londra ma le ordinazioni – dichiara l’azienda che la distribuisce, la Going Green- proseguono a ritmi sostenuti. Quanto? Un macchina al giorno – ci rispondono serissimi- snocciolando un dato che basterebbe a far fallire il più ricco concessionario.

Ma qui non ci sono showroom, nè venditori dall’aria affabile o brochure patinate: l’unico modo per comprare la microcar è sul portale internet, e in meno di venti giorni la portano dall’India a Londra per diecimila euro. Al posto del classico “porte aperte” c’è un test drive da prenotare online, al quale la casa risponde con una mail che indica il luogo e la data dell’appuntamento.

La ricetta di questo piccolo boom londinese sta nel propulsore elettrico, che annulla le tasse di circolazione, ma soprattutto le otto sterline giornaliere della Congestion Charging . A fine anno, grazie anche ai maxisconti sul parcheggio, si risparmiano qualcosa come 3.000 euro rispetto a un veicolo tradizionale. Anche il problema dell’autonomia di soli 64 chilometri è risolto con l’installazione di numerosi punti di ricarica, tra i quali i 56 gratuiti che l’amministrazione comunale renderà disponibili entro fine a anno a Westminister.

Tra le caratteristiche della G-Wiz c’è la scocca interamente riciclabile, ma anche finiture sofisticate, livree alla moda e l’omologazione 2+2 che consente di portare nei sedili posteriori due bambini. E il pieno si fa nel garage di casa attaccandola alla presa della corrente. Certo, il prezzo supera quello di un’utilitaria (10.000 Euro), ma a Londra con le zona a pagamento l’auto, qualsiasi auto, è diventata un lusso. http://credit-n.ru/offers-zaim/oneclickmoney-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/kredity-online-blog-single.html

Londra: pannelli solari e triple finestre, nasce la 'casa-serra'

Pannelli solari e triple finestre a Londra nasce la “casa-serra”

Piano del governo: a basso consumo l´abitazione del futuro

di Enrico Franceschini

http://ecodallecitta.it
Nelle direttive generali previsti tutti gli accorgimenti che ottimizzano i consumi domestici
Insieme al “nucleare sicuro” e al taglio dei consumi, Blair punta tutto sulle energie alternative
Isolamento di tetti e pavimenti, ventole a riciclaggio di calore, e la diffusione nelle toilette di sciacquoni a portata minima
Oltre ai pannelli per l´energia solare, consigliate anche turbine a vento in cortile e vernici che non danneggino l´ambiente

La casa di ogni inglese, recita un noto detto, è il suo castello. Ma è un castello destinato a diventare sempre più “verde”, nel senso di ecologico, ambientalista e all´insegna del risparmio energetico. Con pannelli solari e turbine a vento, materiali isolanti e doppie o triple finestre per tenere fuori il freddo, termostati per regolare la temperatura dell´acqua, lampadine a basso consumo di energia, depositi per riutilizzare l´acqua piovana, riciclaggio differenziato della spazzatura e – senza arrivare a seguire l´esempio del sindaco di Londra – sciacquone della toilette a capienza minima.
Sono alcune delle direttive indicate dal governo di Tony Blair per la “casa del futuro”, nell´ambito del nuovo programma energetico presentato in questi giorni alla camera dei Comuni dal ministro del Commercio Alistair Darling. Di fronte ai problemi creati dall´effetto serra e dal declino delle riserve energetiche, il Regno Unito punta a una combinazione di tre fattori: rilancio delle centrali nucleari, costruendone una “nuova generazione” più sicura; taglio dei consumi; e maggiore utilizzo di risorse alternative “pulite”. Sul primo punto, l´energia atomica, ci sono forti polemiche da parte della lobby ecologista, per nulla convinta che il nucleare sia una risposta sicura ai bisogni energetici di domani; sul secondo, la riduzione dei consumi, c´è l´opposizione di categorie di consumatori, contrari ad esempio all´installazione di misuratori nelle case per determinare la quantità consentita di consumo di acqua, specie in estate; ma sul terzo, il maggiore e migliore sfruttamento dell´energia “pulita”, sono tutti d´accordo e Blair spera di fornire un modello e un incentivo al resto d´Europa su come procedere in questo campo.
Una “greenhouse” per il futuro, titola l´Independent, riassumendo l´iniziativa del governo: e una casa “verde”, o casa “serra”, in effetti è il punto d´arrivo indicato da Downing street. In un pianeta sempre più surriscaldato e in cui le riserve di petrolio e gas non sono infinite sembra una strada obbligata. Gli accorgimenti suggeriti dagli esperti governativi non sono complicati: in sostanza si tratta di concentrare sull´abitazione tutte le idee che circolano da tempo per la difesa dell´ambiente. Ecco così i pannelli solari sul tetto per raccogliere l´energia solare (in nazioni più calde, come Israele, non c´è tetto di case che non ne abbia installati una selva), e turbine a vento in cortile per produrre energia. Poi l´uso di materiali isolanti per la costruzione di pareti e infissi, oltre a doppi o tripli vetri alle finestre, in modo da tenere fuori il freddo senza bisogno di alzare troppo il riscaldamento. Ancora: termostati per regolare a una certa temperatura ideale l´acqua calda del bagno. Vernici che non danneggiano l´ambiente. Depositi per l´acqua piovana, da riutilizzare ad esempio per innaffiare il giardino. E, a proposito di acqua, sciacquone della toilette a scarico limitato: il sindaco di Londra, Ken Livingstone, si era spinto anche più in là, rivelando che nella sua residenza ufficiale è vietato tirare lo sciaquone dopo aver fatto pipì: lo si tira solo una volta al giorno, dopo avere eliminato altri residui più solidi.
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