10/07/2006
Londra: crisi per ingerenza esecutivo in campo giudiziario
Londra : crisi per ingerenza esecutivo in campo giudiziario
di Gabriella Mira Marq
http://osservatoriosullalegalita.org
Probabile crisi istituzionale in Gran Bretagna, per l’intervento del governo in merito alla sentenza in un caso legale di grande impatto sull’opinione pubblica.
Il mese scorso il ministro degli interni John Reid ha scritto al ministro della giustizia, Lord Goldsmith, spiegando che la condanna a cinque anni e 108 giorni comminata al colpevole di reato di rapimento e stupro ai danni di una bambina di tre anni, Craig Sweeney, era “eccessivamente clemente” e che la Corte d’Appello avrebbe dovuto riconsiderarla.
La richiesta del ministro riguardo alla sentenza ha riscosso il sostegno dell’opinione pubblica e di molti media, ma i magistrati si sono ribellati all’idea dell’interferenza dell’esecutivo nella giurisdizione e ne e’ nato un dibattito nazionale.
Ma il procuratore generale e’ preoccupato sia per il fatto che l’azione di Reid possa essere interpretata come attacco ai giudici, sia che essa possa compromettere le probabilità di Sweeney di ottenere una processo giusto se il caso andasse alla Corte d’Appello.
Secondo The Observer, ora Goldsmith dira’ al Parlamento che la la sentenza di primo grado era nell’ambito delle pene prescritte dalla legge e che quindi deve essere riconfermata, il che determinera’ probabilmente reazioni oltraggiate da parte dei gruppi di sostegno alla vittima e la costernazione dela famiglia della vittima, che era invece stata incoraggiata dall’intervento di Reid a pensare ad un aumento significativo della pena.
Anche Dominic Grieve, il ministro ombra della giustizia, ha detto che il comportamento di John Reid e’ stato sia “poco saggio che errato nel formulare osservazioni sul giudice e la sentenza”, commentando che cio’ di cui realmente c’e’ bisogno e’ “una riforma urgente delle linee guida sulle sentenze”.