30/12/2005
Sicurezza I numeri del Grande Fratello britannico
I numeri del Grande Fratello britannico
La stampa locale svela i dettagli del sistema di tracking informatico che scruterà tutte le strade e le macchine del Regno Unito. 39 milioni di auto sotto controllo. Per prevenire e colpire la criminalità, sostiene Londra
Londra – Il suo nome non ispira sicuramente fiducia ma il governo britannico gli affiderà il controllo totale della sicurezza stradale e persino della prevenzione del crimine: è ANPR IITS, acronimo di Automated Numberplate Recognition Information, Intelligence and Technology Strategy, un complesso sistema automatizzato per tenere sotto controllo ben 39 milioni di autovetture.
Dopo mesi di prove tecniche ed indiscrezioni avvolte dal mistero, il Times ha finalmente svelato alcuni interessanti dettagli su questo gigantesco progetto informatico realizzato dopo gli attentati londinesi della scorsa estate. Il prestigioso quotidiano lo chiama “un sistema per lo spionaggio interno”: inizialmente verranno posizionate 3mila telecamere su tutto il territorio nazionale. Ciascuna sarà equipaggiata con un elaboratore in grado di registrare e riconoscere immediatamente qualsiasi numero di targa.
Collegato ad un enorme database statale, il sistema lancia un segnale d’allarme alle forze dell’ordine non appena rivela il passaggio di un’auto abbinata ad un preciso reato, ad un pregiudicato particolarmente sospetto, ad un ricercato e persino ad un automobilista che non ha pagato l’assicurazione obbligatoria.
Il sistema di riconoscimento sarà prevalentemente visuale, grazie a telecamere ad alta definizione che inquadrano con precisione i numeri di targa posti sul retro delle vetture. In un secondo tempo, il governo britannico prevede la conversione di tutte le targhe in circolazione in placche identificative equipaggiate di chip RFID nominali.
Nel progetto c’è naturalmente lo zampino dell’MI5, l’organo di servizi segreti interni di Sua Maestà. ANPR è stato concepito come dispositivo antiterrorismo e conta su un potenziale di calcolo realmente impressionante.
Ad ogni passaggio di autovettura, il sistema riuscirà a passare in rassegna otto milioni di schede al secondo, su un archivio digitale composto da 32 milioni di fascicoli. Secondo fonti locali, ciascuna telecamera elaborerà ed identificherà mediamente circa 3600 numeri di targa ogni ora, per un totale di oltre 12 miliardi di registrazioni ogni anno. I dati “catturati” verranno conservati per due anni.
Anche il prezzo del progetto ha proporzioni pantagrueliche: il budget di partenza è pari ad oltre due miliardi e mezzo di sterline. Voci indiscrete parlano della presenza e del supporto logistico di AXS-One, una compagnia specializzata in software d’archiviazione, British Telecom e persino Sun Microsystems.
Funzionerà? Le forze di polizia britanniche hanno già rilasciato una guida all’uso del dispositivo, indicato come “un mondo di nuove possibilità per combattere e catturare i criminali”. Alcune associazioni per la tutela dei diritti civili hanno immediatamente richiesto alla popolazione di mobilitarsi contro quella che chiamano “una gigantesca invasione alla privacy individuale”.
Nonostante questa levata di scudi, i sudditi della regina Elisabetta sono abituati a questo tipo di intrusioni per il bene della collettività: il Regno Unito, da almeno 15 anni, è tra i paesi con il maggior numero di telecamere di sicurezza pubbliche pro capite.
Tommaso Lombardi