12/11/2005
Londra, un archivio Poetico
Londra, un archivio straordinario coi poeti che leggono i propri versi Alfred Tennyson LONDRA – Grandi autori come Robert Browning e Alfred Tennyson che leggono le loro poesie: queste registrazioni sono tra le perle di un archivio sonoro online, creato allo scopo di preservare le voci dei poeti contemporanei di lingua inglese. L’Archivio della Poesia, sviluppato a partire dal 1999, è una creatura del poeta britannico Andrew Motion e di Richard Carrington, un tecnico del suono specializzato nella registrazione di voci.Tra gli scrittori che hanno già letto loro poesie, il neo-premio Nobel per la letteratura Harold Pinter, Seamus Heaney e Margaret Atwood. “Gli attori possono leggere bene (o possono non leggere bene) le poesie, ma i poeti hanno un diritto unico sul loro lavoro, un intuito e interessi unici da offrire, in quanto noi possiamo ascoltare la loro lingua, il loro ritmo, tono e enfasi”, ha detto Motion. “Le letture sono al tempo stesso immediate nella loro attrattiva e durature nel loro impatto”, ha aggiunto. Le voci di alcuni poeti, come Browning and Tennyson, sono state registrate alla fine del Diciannovesimo secolo, dopo l’introduzione del fonografo; ma quelle di altri, tra i quali Thomas Hardy e David Herbert Lawrence, non hanno lasciato traccia. L’obiettivo dell’Archivio della Poesia è far sì che omissioni del genere non si verifichino mai più. “Quando un poeta muore senza lasciare una registrazione, una risorsa preziosa è perduta per sempre e, con il passare del tempo, tale perdita si avverte sempre più acutamente”, si legge nell’introduzione del sito dell’Archivio. In assoluto, la registrazione più antica è quella di Browning che recita parte di una sua poesia a un pranzo nel 1889, l’anno della sua morte. Tra gli altri cimeli dell’Archivio, Tennyson che legge “La carica della brigata leggera” nel 1890 e registrazioni successive di Rudyard Kipling e di William Butler Yeats. L’Archivio della Poesia è finanziato dal governo britannico. (30 novembre 2005)