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Cosa vedere a Londra (150 luoghi) Impara l'inglese: archivio di oltre 200 mila testi di canzoni 


La Miss Inghilterra musulmana critica Blair sull'Islam

La Miss Inghilterra musulmana critica Blair sull’Islam

http://repubblica.it
Hammasa Kohistani, che nel 2005 divenne la prima miss Inghilterra musulmana, non risparmia le critiche a Tony Blair. Secondo la 19enne, la cui vittoria non fu gradita agli integralisti, il premier britannico avrebbe contribuito a creare una cattiva immagine dei musulmani, anche di quelli moderati, dopo gli attentati di Londra del luglio dello scorso anno. Hamassa, che dopo aver vinto il titolo aveva interrotto gli studi per un anno, sta studiando per preparasi agli esami di maturità. http://credit-n.ru/offers-zaim/fastmoney-srochnyi-zaim-na-kartu.html http://credit-n.ru/potreb-kredit.html

Musica: Mick Jagger si aiuta con il 'Gobbo' per ricordare parole canzoni

MUSICA: MICK JAGGER SI AIUTA CON IL ‘GOBBO’ PER RICORDARE PAROLE CANZONI

Londra, 29 ago. – (Adnkronos/Dpa) – Passano gli anni anche per gli intramontabili Rolling Stones. Mick Hagger, ormai 63enne, onde evitare di dimenticare mentre e’ in scena le parole della mitica ‘Satisfaction’, si e’ rassegnato ad usare nei concerti degli ‘aiutini’ per ricordare i testi esatti delle canzoni della band. Mentre si agita a tempo sul palco, il leader delle ‘Pietre ruotanti’, canta i testi suggeritigli da un ‘prompter’, il nostro ‘gobbo’, che viene furbamente nascosto dallo staff tecnico dietro un grosso altoparlante.

”Mick non e’ piu’ un giovanotto”, hanno dichiarato tecnici addetti ai suoi concerti al quotidiano britannico ‘The Sun’, aggiungendo che ”sarebbe penoso se dopo 40 anni si dimenticasse del testo di ‘Satisfaction”’, la canzone che ha consacrato la band a livello internazionale. Il trucco e’ stato svelato durante il loro ultimo tour europeo, ‘A Bigger Band’.

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Tra i rifiuti a Londra

Tra i rifiuti di Londra

Articolo di Francesca Sibani

http://internazionale.it

In Gran Bretagna è polemica per la decisione del governo di sorvegliare i rifiuti di 500.000 famiglie.

“C’è un improvviso interesse per il contenuto dei nostri bidoni della spazzatura”, avverte il quotidiano britannico The Independent in un editoriale.

“Si è scoperto infatti che in almeno 500mila contenitori per l’immondizia – che in Gran Bretagna sono riservati a una sola famiglia – sono stati inseriti dei dispositivi elettronici, delle specie di ‘cimici’, che rilevano la quantità di rifiuti prodotta da ogni abitazione registrando il numero di volte che il bidone viene svuotato. E, in futuro, potrebbe addirittura arrivare a pesare i chili di spazzatura, in vista dell’introduzione di un sistema di tassazione dei rifiuti basato sul peso. Peccato che di tutto questo le famiglie non siano state informate”.

La misura ha scatenato un acceso dibattito in tutto il paese, suscitando perplessità tra i difensori delle libertà civili. Il Guardian riferisce le obiezioni del parlamentare conservatore Andrew Pelling, secondo cui “neanche ai tempi dell’Unione Sovietica il governo s’intrometteva a tal punto nella vita privata dei cittadini. Per convincere la gente a riciclare e a non produrre troppa spazzatura bisognerebbe trovare un modo più ‘britannico’”.

Preoccupazioni condivise dal fondatore dell’organizzazione Privacy international, Simon Davies, che osserva: “I cittadini devono essere informati di questo genere di provvedimenti, perché una volta adottati non si torna indietro. Si corre inoltre il rischio che questo sistema venga sfruttato dalle autorità locali per aumentare le tasse”.

Particolarmente caustico il commento del quotidiano conservatore The Daily Telegraph: “Una volta riciclare era semplice. Uno buttava riviste e giornali nell’apposito contenitore e aveva fatto il suo dovere. Adesso la situazione è molto più complicata. A seconda del quartiere di residenza ci sono bidoni per la plastica e per i rifiuti organici, bidoni per la carta e il cartone e bidoni che invece sono solo per la carta. Se poi ci si dimentica di togliere la plastica che avvolge una lettera, il rilevatore del bidone lo scoprirà, assicurandoci una multa da 1.500 euro”.

“Riciclare una volta era una scelta volontaria”, conclude il quotidiano, “ora è un obbligo oneroso”. http://credit-n.ru/offers-zaim/4slovo-bystrye-zaymi-online.html http://credit-n.ru/kredity-online-blog-single.html

Gli 007: Esagerato l'allarme attentati sugli aerei a Londra

Gli 007: «Esagerato l’allarme attentati sugli aerei a Londra»

articolo di Bruno Marolo

http://unita.it
Era probabilmente esagerato l’allarme lanciato il 10 agosto dal governo britannico, secondo cui terroristi islamici si preparavano a far esplodere una decina di aerei in volo verso gli Stati Uniti. Fonti di polizia e dei servizi segreti, a Londra e a Washington, hanno rivelato al New York Times gli indizi raccolti contro un gruppo di giovani fanatici musulmani, potenzialmente terroristi, in un sobborgo di Londra abitato in maggioranza da pakistani. «Nello stesso tempo -scrive il New York Times- 5 alti funzionari britannici hanno spiegato che le persone sospette non erano pronte a colpire. L’arresto di 21 persone a Londra non è stato motivato tanto da informazioni specifiche su un attacco imminente quanto dal timore che altri terroristi sconosciuti potessero entrare in azione». Il 10 agosto Paul Sephenson, vice capo della polizia di Londra, aveva dichiarato che una cellula terrorista «preparava stragi di proporzioni inimmaginabili». Michael Chertoff, il ministro per la sicurezza interna Usa, aveva sostenuto che il complotto era «molto vicino alla fase esecutiva».

L’inchiesta del New York Times è stata esclusa dal giornale on line, su consiglio dell’ufficio legale che temeva complicazioni a Londra. Secondo questa ricostruzione gli investigatori britannici sorvegliavano da un anno un gruppo di immigrati pakistani. Alcuni di loro avevano registrato videocassette in cui si dicevano pronti a morire per la guerra santa, e stavano cercando di confezionare una bomba liquida. La polizia ha trovato il materiale esplosivo nascosto sotto le foglie in un bosco presso Londra. Su 25 arrestati, tutti cittadini britannici di origine pakistana tra i 17 e i 25 anni, 8 sono stati incriminati per cospirazione terrorista, uno per possesso di esplosivi e tre per reticenza nel corso dell’istruttoria. Cinque sono stati prosciolti.

«Nonostante le accuse -scrive il New York Times- gli inquirenti hanno detto di non essere sicuri su un punto cruciale: se qualcuno degli accusati avesse la capacità tecnica di fare esplodere una bomba su un aereo in volo». Uno dei periti dell’inchiesta ha precisato che il materiale sequestrato «è pericoloso in teoria, ma rimane da vedere se gli arrestati avessero la capacità di servirsene». I servizi segreti britannici speravano di trovare altri indizi, ma la polizia ha dovuto troncare l’operazione con una serie di arresti prematuri. Uno dei presunti terroristi, Rashid Rauf di 25 anni, è stato arrestato in Pakistan il 9 agosto, e Scotland Yard ha deciso di mettere sotto chiave i possibili complici prima che agissero. Mentre gli arresti erano in corso il governo britannico ha alzato il livello di allarme innescando una reazione a catena negli aeroporti europei e Usa. Il commissario europeo per la sicurezza Frattini ha detto al New York Times: «I cospiratori avevano ricevuto un breve messaggio: “Fatelo adesso”». Un alto funzionario britannico ha precisato che il messaggio non era così esplicito, ma gli investigatori non potevano escludere che una seconda cellula terrorista avesse l’ordine di colpire. Peter Clarke, il capo del nucleo anti terrorismo di Scotland Yard, nel dubbio ha deciso gli arresti. In seguito è stato chiarito che non vi era un rischio imminente e il 14 agosto il governo britannico ha nuovamente abbassato il livello di allarme. http://credit-n.ru/offers-zaim/zaym-na-kartu_migcredit.html http://credit-n.ru/offers-zaim/greenmoney-online-zaymi-za-20-minut.html

La metro di Londra come sole e vento, energia pulita dai passi dei pendolari

La metro di Londra come sole e vento, energia pulita dai passi dei pendolari

http://repubblica.it

Allo studio anche la possibilità di trasformare in corrente le vibrazioni di treni e auto
Entro fine anno un prototipo per catturare i watt prodotti da chi cammina
Elaborato da un progetto militare, sarà collocato nel pavimento di una stazione
LONDRA – Se in casa abbiamo bisogno di energia andiamo in cerca di una presa di corrente. La 220 dei nostri appartamenti è infatti l’unica fonte alla quale ci possiamo rivolgere, ma in realtà l’energia ci circonda e rimbalza per tutto l’ambiente in cui ci muoviamo. Mentre stiamo seduti e leggiamo produciamo energia (circa 100 watt), ogni passo che muoviamo produciamo energia (tra i 5 e i 7 watt), persino i fastidiosi rumori che arrivano dalla strada e fanno vibrare i vetri sono carichi di energia.

Il problema, che per il momento ci obbliga a infilare la spina nella presa, è che tutta questa energia si disperde, non c’è modo di metterla insieme e sfruttarla. Non sappiamo “raccoglierla”, per usare la traduzione letterale dell’espressione inglese “energy harvesting” che indica la tecnologia che si occupa di esplorare questo campo scientifico.

Presto però le cose potrebbero cambiare. Il primo prototipo di una piccola centrale elettrica alimentata grazie all’energy harvesting è atteso infatti entro la fine dell’anno. A realizzarlo sarà “The facility architects”, un grande studio di progettazione inglese che pensa di riuscire a imbrigliare la corrente prodotta dal camminare dei passeggeri della metropolitana londinese.

Incaricato di sviluppare il progetto, che come molte altre innovazioni tecnologiche nasce inizialmente da una necessità militare, è un ingegnere, Jim Gilbert. “Un paio di anni fa – racconta Gilbert – mi è stato chiesto di mettere a punto un generatore di corrente alimentato dai colpi dei talloni all’interno degli anfibi dei soldati in marcia. L’energia prodotta avrebbe permesso di risparmiare la fatica di doversi portare dietro pesanti batterie. Riuscire a proteggere il congegno dallo sporcarsi o bagnarsi si è rivelato però molto complicato”. Un inconveniente che nella nuova applicazione dovrebbe scomparire, anche se le difficoltà a tradurre questo sogno in realtà non mancano di certo.

L’idea è quella di dotare il pavimento di alcune stazioni della metropolitana particolarmente affollate di generatori a pressione idraulica in grado di “catturare” i watt prodotti da ogni passo. “Alla Victoria station ad esempio – aggiunge l’architetta della “Facility” Claire Price – nelle ore di punta transitano circa 34 mila passeggeri che camminando producono un’energia che correttamente catturata potrebbe alimentare 6500 lampade a led”.

Sfruttare il frenetico viavai dei pendolari, i “commuters”, sarebbe però solo il primo passo lungo una strada che potrebbe riservare grandi opportunità. Nei progetti futuri della “Facility architects”, che dovrà comunque testare a lungo il prototipo (esistono però già delle intese con potenziali clienti asiatici), c’è anche la realizzazione di micorgeneratori in grado di usare le vibrazioni dei treni o delle automobili di passaggio per dare corrente all’illuminazione pubblica. Per il momento non si tratterebbe di sostituire la normale alimentazione, ma di rendere possibile l’installazione di nuovi lampioni lì dove ora i costi per trasportare la rete tradizionale lo impediscono.

“Successivamente le applicazioni potrebbero essere infinite – spiega ancora Price – soprattutto per monitorare quanto accade negli edifici e renderli più efficienti dal punto di vista energetico, segnalando se le luci sono accese inutilmente o se qualcuno ha dimenticato una finestra aperta”. Un ventaglio di possibilità che conducono tutte nella stessa direzione: “La speranza è che un giorno fare un passo lungo il corridoio di una metropolitana corrisponda a fare un passo verso la salvezza del Pianeta”. http://credit-n.ru/zaymyi-v-ukraine.html http://credit-n.ru/zaymyi-next.html

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