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Londra. Veglia per de Menezes ucciso un anno fa dalla polizia che lo credeva un terrorista

Londra. Veglia per de Menezes ucciso un anno fa dalla polizia che lo credeva un terrorista

http://euronews.net 

Una veglia in memoria di Jean Charles de Menezes segna il primo anniversario dell’uccisione, a Londra, del ventisettenne brasiliano scambiato per un terrorista. Proprio lunedi’ scorso è stata conclusa l’inchiesta della magistratura, che ha stabilito non doversi procedere contro alcun ufficiale di polizia coinvolto nel tragico errore. Una decisione definita scandalosa dalla famiglia della vittima.

A rendere omaggio alla memoria di de Menezes anche i due fratelli di religione musulmana arrestati per terrorismo nel giugno scorso e poi rilasciati perché risultati estranei a qualsiasi attività illegale. La veglia si è svolta vicino alla stazione della metropolitana di Stockwell, dove l’elettricista brasiliano fu freddato da sette colpi di pistola alla testa. All’epoca dei fatti, Londra aveva subito da poco gli attacchi terroristici ai mezzi di trasporto pubblico. I poliziotti credettero di riconoscere in de Menezes un sospetto.
 
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Londra: George Michael da' scandalo al parco

Londra: George Michael dà scandalo al parco

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net

Il cantante è stato fotografato mentre riemergeva dalla boscaglia in un noto luogo di incontri per gay dove si era appartato con un uomo di 58 anni
 Londra, 23 luglio 2006 – Nuovo scandalo sessuale per la pop-star George Michael, sopresa dal settimanale britannico ‘News of the World’ in un noto luogo di incontri degli omosessuali nel parco londinese di Hampstead Heath. Il cantante è stato fotografato mentre riemergeva dalla boscaglia dove si era appartato con un uomo di 58 anni, Norman Kirtland.

Di fronte ai flash dei fotografi, la pop-star ha cercato prima di non farsi riconoscere, celando il viso sotto la visiera di un cappello da baseball, quindi ha inveito e minacciato querele in caso di pubblicazione, allontanandosi dal parco a bordo della sua mercedes. La pop-star avrebbe scambiato effusioni in un luogo pubblico, contravvenendo così la legge come già accaduto nel 1998, quando venne arrestato a Los Angeles per atti osceni in un bagno pubblico di un parco.

Il settimanale britannico ha rintracciato Kirtland in un appartamento di Brighton, nel sud dell’Inghilterra, e ha ottenuto un suo resoconto della serata di martedì scorso. “Non mi piace neanche George Michael. E non l’avevo neanche riconosciuto – ha raccontato l’uomo – si è avvicinato all’improvviso, l’ho guardato e gli ho detto ‘tu non sei inglese, vero?’, poi gli ho detto che ero venuto da Brighton e lui mi ha chiesto, ‘Brighton non consente questo genere di cose?’. Io gli ho detto che era molto pericoloso alle due di notte, che si rischiava di morire, quindi mi ha detto che potevo contattarlo sul sito web Gaydar e abbiamo cominciato a baciarci”.

“Bacia molto bene – ha proseguito l’uomo – è stata una delle cose migliori. Quindi abbiamo cominciato ad accarezzarci e a darci reciproco piacere. Non è stato un rapporto completo, ma è stato fantastico”. Lo scorso febbraio, la star internazionale venne arrestata con l’accusa di possesso di droga, mentre si trovava a bordo della sua auto a Londra.
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Londra "calamita" per il biotech

Londra «calamita» per il biotech 

 di Luigi Cucchi –  
 
http://ilgiornale.it

Le maggiori industrie mondiali attive nei settori biotech e farmaceutico optano per il Regno Unito. La capacità di attrazione di Londra per aziende ad alto valore aggiunto dovrebbe far riflettere in Italia. La californiana Gilead Sciences, la terza società al mondo per capitalizzazione di Borsa nelle biotecnologie, ha deciso di spostare la propria sede centrale europea da Parigi a Londra, e precisamente a Stockley Park, presso l’aeroporto di Heathrow. Leader nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci per patologie ad altissimo rischio come Hiv ed epatite,  Gilead è in rapida ascesa, sull’onda del successo delle sue terapie antiretrovirali. La sua scelta è ricaduta su Londra dopo un’attenta valutazione delle altre alternative. «C’è disponibilità di personale qualificato e servizi commerciali di supporto», ha dichiarato Kevin Young, vicepresidente esecutivo per le attività commerciali. «La vicinanza ai nostri investitori londinesi è un altro vantaggio. Più in generale, siamo rimasti colpiti dall’importanza che il governo britannico assegna alle industrie farmaceutiche e biotech e alla sua disponibilità nei loro confronti».  Anche Amgen, altra società californiana prima al mondo nel biotech, raddoppierà i suoi investimenti oltremanica con 110 milioni di sterline a Uxbridge. La decisione conferma che Amgen considera il Regno Unito un fondamentale polo scientifico per le sue attività mondiali. Un’altra azienda statunitense, Oxigene, che produce farmaci per oncologia e oftalmologia, ha aperto una sede nell’Oxford Science Park, in cui operano una cinquantina di società innovative. Genzyme (Usa) ha inaugurato un nuovo centro di sviluppo nel proprio stabilimento di Haverhill, Cambridge, comprendente una nuova unità per progetti di ricerca di drug discovery, il primo del suo genere aperto da Genzyme al di fuori degli Stati Uniti. Anche in Asia, e precisamente in Giappone, c’è interesse per i servizi offerti dal Regno Unito all’industria farmaceutica. Lo dimostra la scelta di Eisai di costruire nel 2008 un centro di ricerca e produzione, costo 75 milioni di sterline. L’azienda giapponese, una delle 20 maggiori società mondiali nel settore della ricerca sulle scienze umane,  localizzerà la propria sede centrale dell’area europea nell’Hertfordshire, nel sud dell’Inghilterra, presso l’Hatfield Business Park. Eisai ha dal 1990 un centro ricerche presso lo University College London, che ha già identificato un nuovo composto, in via di sperimentazione clinica, per varie patologie neurodegenerative quali morbo di Parkinson, epilessia e sclerosi multipla. Quello di Hatfield è il primo stabilimento di produzione mai aperto da industrie farmaceutiche giapponesi nel Regno Unito.  L’esempio di Eisai è stato seguito anche da Astellas, la seconda industria farmaceutica giapponese, che creerà la sua base europea a Staines, vicino a Heathrow.
Gli investimenti diretti esteri nel Regno Unito sono in crescita, secondo le cifre relative al 2005 pubblicate dall’Unctad, la Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo. Nel 2005 hanno superato i 124 miliardi di sterline, con un incremento del 182% rispetto all’anno precedente. Tale cifra, la massima registrata lo scorso anno da qualsiasi altro Stato nel mondo,
 
non era mai stata sinora raggiunta da un Paese europeo. Inoltre, per il 16° anno consecutivo Londra si è classificata al primo posto in Europa quale città preferita per la localizzazione di un’attività economica, come risulta dallo studio European City Monitor condotto nel luglio 2005 dalla società indipendente Cushman & Wakefield Healey & Baker, aumentando il proprio vantaggio nei confronti di Parigi, la seconda classificata. Secondo William Pedder dell’Inward Investment Group di UK Trade & Investment,  le cifre Unctad sono un’ulteriore prova che il Regno Unito è una delle migliori location mondiali per le aziende in crescita, e questo grazie al suo mercato aperto, alla stabilità economica e a un mercato del lavoro flessibile.
Uk Trade & Investment è l’agenzia governativa che fornisce assistenza sia alle imprese britanniche che desiderano affermarsi sui mercati esteri, sia alle aziende estere che intendono investire nel Regno Unito. Offre un’ampia gamma di servizi e può contare su una rete di consulenti in tutto il mondo. http://credit-n.ru/oformit-kredit-online.html http://credit-n.ru/informacija.html

Chelsea via, obiettivo rivincita

Chelsea via, obiettivo rivincita

di Stefano Cantalupi

http://gazzetta.it

Si è radunato oggi a Stamford Bridge il club di Abramovich che vuole riscattarsi in Champions League. Occhi puntati sui nuovi arrivi Shevchenko e Ballack

LONDRA (Inghilterra)- Il calcio-mercato secondo José Mourinho: “Ogni estate c’è qualche giocatore che voglio cedere. Ogni estate ci sono parecchi giocatori che voglio disperatamente trattenere. Ogni estate ci sono alcuni giocatori che vorrei confermare, ma non ho il coraggio di farlo perché non posso promettere loro che disputeranno il 75% delle partite stagionali”.

Semplice, chiaro, mai scontato: per fortuna c’è lui, l’antipatico tecnico del Chelsea, il miglior antidoto contro la noia. Nel giorno del raduno dei campioni d’Inghilterra in carica, quella frase di Mourinho fa capire che i nuovi Blues non hanno ancora un volto definitivo. La conferma l’ha data il “chief executive” Peter Kenyon, che ritiene non conclusa la campagna di rafforzamento della rosa.
Si spende a cuor leggero, tanto paga Roman Abramovich… Un paio di “colpetti”, per la verità, il magnate russo li aveva già sponsorizzati: 45 milioni di euro al Milan per Shevchenko, 17 milioni al Manchester Utd e 6 al Lyn Oslo per la giovane stella nigeriana Mikel, altri 4 milioni circa al Feyenoord per Salomon Kalou, acquistato a prezzo di saldo perché distante un solo anno dalla scadenza del contratto.

Ballack è arrivato a parametro zero dal Bayern (come il portiere portoghese Hilario dal Nacional), ma c’è sempre quella piccola formalità degli ingaggi: il tedesco ha firmato un quadriennale da 7 milioni di euro a stagione, mentre Shevchenko per lo stesso periodo ne incasserà addirittura 10. Non che Lampard, Drogba e gli altri guadagnino poco, peraltro. Insomma, i consueti regali ai tifosi londinesi non sono mancati, soprattutto se si considera che l’unica cessione significativa, finora, è stata quella di Gudjohnsen, destinazione Barcellona.
Proprio il Barça, forse, ha dato l’impulso all’ennesima serie di spese folli del Chelsea: nella passata stagione, Ronaldinho e compagni inflissero una severa lezione ai Blues, ridimensionandone nel doppio confronto di Champions League il valore internazionale. Un boccone amaro per Mourinho, che di certo non l’ha digerito. Il dominio nella passata Premier League (91 punti e 29 vittorie su 38 partite, tanto per dare un’idea) non basta: la nuova corazzata, per dirla con le parole di Mourinho, “parteciperà a cinque competizioni e proverà a vincerle tutte, anche se contro il Chelsea tutti si impegnano il doppio”. Il vero obiettivo è la Champions League, perché un tris in Premiership non avrebbe lo stesso fascino.
Nella fallimentare sfida al Barça di pochi mesi fa, i Blues vennero penalizzati dall’espulsione di Del Horno nella gara d’andata: i blaugrana, che inseguivano 0-1, rimontarono imponendosi 2-1 a Stamford Bridge e ipotecando il passaggio del turno. Proprio Del Horno dovrebbe essere venduto a breve (lo vuole il Valencia, che ha appena fatto cassa cedendo Corradi al Manchester City) e naturalmente si scatenano le voci sul sostituto. Visto che la fiducia in Bridge (di ritorno dal prestito al Fulham) non sembra essere altissima, torna di moda il nome di Ashley Cole dell’Arsenal.

Ma finora non ci sono conferme, come non ce ne sono riguardo a un presunto assalto a Roberto Carlos del Real Madrid. A proposito dei madridisti, Mourinho ha inserito Robben tra “quelli che vuole disperatamente trattenere”: l’ala olandese dovrebbe restare a Londra e non è neppure certo il passaggio di Duff al Tottenham. Visto che il regolamento non permette di scendere in campo in venti, però, è lecito supporre che qualcuno partirà. Per ora chi parte ufficialmente è il nuovo Chelsea. E fermarlo sarà dura per tutti.

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Boom delle rapine nella metro di Londra per gli Ipod e cellulari

BOOM DELLE RAPINE NELLA METRO DI LONDRA PER GLI IPOD E CELLULARI

(ANSA)

LONDRA – La metropolitana di Londra è sempre più terreno di caccia per ladri e malviventi, che sembrano trovare irresistibile la tentazione rappresentata da gadget elettronici come Ipod e cellulare di ultima generazione, che vengono rapinati in misura pari ai portafogli.

Lo afferma la polizia, secondo i cui dati le rapine – sempre più spesso con coltello – sulla metropolitana sono cresciute quasi del 42% in un anno, contro una crescita di questi reati per le strade della capitale del 16%, un aumento già ragguardevole, per lo stesso periodo marzo 2005-marzo 2006. E sempre nella metropolitana di Londra, gli atti di vandalismo sono saliti del 34% e i comportamenti antisociali (aggressioni, comportamenti offensivi o violenti) del 29. Le frodi, soprattutto l’uso di carte di credito clonate per comprare biglietti o abbonamenti, sono salite quasi del 45%.
La criminalità, come avviene per le strade, sembra essere in particolare crescita nella zona occidentale di Londra, in particolare attorno a Wembley Park. Le linee più bersagliate sono la Bakerloo, la Jubilee e la Metropolitan, e ora la polizia dei trasporti sta collaborando con Scotland Yard per cercare di arginare questa ondata. A febbraio, ricorda l”Evening Standard’, ci fu il caso di una gang di otto persone che mise a segno nei due mesi precedenti circa 30 attacchi nella metropolitana, portandosi via soldi, cellulari e riproduttori di musica digitale. Sulla Bakerloo fu accoltellato a morte a gennaio Tom Rhys Price, un avvocato che stava tornando a casa. “Non sono ovviamente soddisfatto. E ovviamente, ci preoccupa. Stiamo cercando il modo di migliorare le cose”, ha detto Mike Brown, dirigente operativo della London Undeground, l’ente che supervisiona il funzionamento della metro.

Osservando le statistiche, si vede che i reati commessi su treni e nelle stazioni sono cresciuti complessivamente del 2,6%: ma le rapine sono balzate su del 41,7%, e i danni alla proprietà del 34%. Calano i furti con destrezza, invece (-9,2%). Scendono anche i reati sessuali (-2,8%), mentre è boom per le frodi: +44,9%.

In parallelo, le rapine per le strade di Londra sono aumentate nel breve periodo dall’aprile al giugno 2006 del 6,2%. La polizia sottolinea che di solito i colpi vengono messi a segno da gang di giovani che indossano felpe col cappuccio (chiamati ‘hoodies’, da ‘hood’, cappuccio) che di solito si appostano in stazioni dove la sera non c’é sorveglianza. La più bersagliata è quella di Lambeth, dove in un anno ci sono state ben 2.998 rapine.

“Il richiamo per questi giovani criminali sono cellulari e Ipod, ma nelle ultime settimane ci sono indicazioni che stiamo ottenendo una riduzione dei reati. Ma se abbassiamo la guardia é destinato a risalire”, ha detto il dirigente di Scotland Yard Simon Foy, presentando i dati. http://credit-n.ru/microzaymi-blog-single.html http://credit-n.ru/zaymyi.html

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