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Londra:al posto del planetario museo di personaggi famosi

Londra:al posto del planetario museo di personaggi famosi

Tra qualche mese nel famoso edificio di Baker Street sarà aperto un museo dedicato alle persone famose: «Rende di più»  STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU’ LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
 
Il planetario di Londra 
LONDRA – Il più famoso planetario del mondo sarà chiuso e al suo posto sarà aperto un museo dedicato alle persone famose. Il planetario di Londra ha stupito intere generazioni, attratte dall’incanto del sistema solare e delle stelle. Fra qualche mese non ci sarà più per lasciare spazio a un museo dedicato ai Vip . E’ una svolta epocale: dopo cinquantanni di successi chiude i battenti e cede il passo all’industria dello spettacolo. Star molto terrene al posto di quelle celesti. Motivo: rendono di più. La notizia non è ovviamente passata sotto silenzio e giornali come l’Indipendent e il Times hanno dedicato spazio alla vicenda.
LA NUOVA STRUTTURA – La nuova struttura che sarà costruita nel famoso palazzo color verde nella centralissima Baker Street sarà chiamata «Auditorum» e permetterà ai visitatori di fare «un viaggio nel mondo della fama e delle celebrità». L’impresa di Dubai proprietaria del Planetarium, che tra l’altro possiede anche il famoso museo della cera, Madame Tussauds, dice che i cambiamenti avverranno in estate e segneranno una completa rottura con il passato.

LE PROTESTE – Alla notizia il popolo inglese è insorto. Insegnanti,
 
Due visitatori al Planetario di Londra 
bambini e astronomi hanno scritto dozzine di lettere per lamentarsi della scelta dei proprietari e chiedendo che questo bene nazionale resti com’è. Una bambina di 13 anni, che studia alla «St Marylebone Church of England School», ha sottolineato di capire le logiche di mercato, ma ha pregato l’azienda di ripensarci perchè «il Planetarium può donarci cose che la scienza ci può far solo immaginare».
LEGGI DI MERCATO – E’ comunque difficile che la compagnia orientale cambi idea. Secondo un portavoce della società la scelta è prettamente economica: il Planetarium non frutta grandi utili. Nei mesi scorsi chi acquistava un biglietto per il Museo delle Cere aveva un ticket gratuito per il Planetarium. Ma solo il 30% dei turisti di Madame Tussauds ha scelto di fare un giro al Planetarium gratuitamente. «Abbiamo fatto una ricerca», afferma la portavoce del Planetarium, «sul perché la gente viene in massa al museo delle cere e diserta il Planetarium. La risposta è che la gente ama le persone famose e le star televisive sopra ogni altra cosa».

CONTESTAZIONI – Ma non tutti sono d’accordo. Teresa Grafton, che fino al mese scorso lavorava all’ufficio educativo di Madame Tussauds spiega «Il planetarium è sempre molto popolare. I bambini sono molto ispirati dall’astronomia e spesso rimangono a bocca aperta guardando le stelle e i pianeti». Il suo commento finale è ancora più amaro sulla futura chiusura del Planetarium. «E’ triste pensare che il Grande Fratello, e il mondo dei Magazine piccanti siano più interessanti dell’educazione scientifica»
Francesco Tortora
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Collezione di Munch in vendita all'asta di Sotheby's

Collezione di Munch in vendita all’asta di Sotheby’s
 
LONDRA (Reuters) – Una collezione unica di dipinti di Edvard Munch, famoso per l'”Urlo”, sarà messa in vendita a Londra la settimana prossima.

Le opere offrono una panoramica sullo sviluppo di un artista che, assieme a Vincent Van Gogh, viene considerato uno dei fautori del movimento espressionista.

“Non c’è mai stato, a memoria d’uomo, un gruppo di (opere di) Munch come queste immesse sul mercato”, ha detto l’esperto Simon Shaw in un’anticipazione a Londra alla casa d’asta Sotheby’s, sottolineando che tra i quadri messi all’asta ci sono due autoritratti decisamente diversi tra loro, uno del 1904 e uno del 1918.

Anche se “Deux Femmes”, uno degli ultimi lavori di Paul Gauguin, è una delle opere più costose (per 25 milioni di dollari) all’asta di arte impressionista e moderna che si terrà il 7 e 8 febbraio, i lavori di Munch della collezione di Thomas Olsen sono quelli più attesi.

L’opera più importante è “Summer Day”, una tela che dipinge una scena di caccia che era stata commissionata per la camera da letto di un bambino e poi respinta perché considerata non adatta. La tela a un certo punto è passata tra le mani del nazista Hermann Goering.

Il dipinto potrebbe arrivare a 3,5 milioni di sterline, ma Sotheby’s ha preferito non dire se, a causa della rarità, il quadro possa raggiungere o addirittura superare il prezzo di 7,7 milioni di dollari – record mondiale di asta per un Munch – pagati nel 1996 per “Girls on a Bridge” (Ragazze su un ponte).

Philip Hook, esperto d’arte impressionista e moderna per Sotheby’s, ha detto che girano molti soldi intorno ai migliori lavori.

“Ci sono due grandi mercati emergenti per le grandi opere d’arte: la Russia e il sud est asiatico”, ha detto a Reuters. “E’ un mercato molto più consapevole di quello della fine degli anni 80, che era alimentato dalle offerte speculative dei giapponesi”.

Tra gli altri artisti in quella che Sotheby’s ha definito l’asta invernale di maggior rilievo ci sono Egon Schiele, Claude Monet, Marc Chagall e Eugene Boudin.

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LONDRA SMENTISCE MISSIONE PRINCIPE HARRY IN IRAQ

LONDRA SMENTISCE MISSIONE PRINCIPE HARRY IN IRAQ

MINISTERO DIFESA, NESSUN DISPIEGAMENTO PREVISTO DOPO PROSSIMO MAGGIO

Londra, 1 feb. (Adnkronos/Dpa) – La missione del principe Harry in Iraq e’ assolutamente falsa. Cosi’ il governo di Londra ha smentito quanto riportato oggi da alcuni media britannici sulla partenza, prevista a maggio del 2007, del secondogenito di Carlo per il Paese arabo con il compito di pattugliare il confine con l’Iran. Un comunicato del ministero della Difesa ha chiarito come si tratti solo di ”illazioni”, spiegando che non e’ previsto alcun dispiegamento dopo il prossimo maggio. http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html http://credit-n.ru/offers-zaim/migcredit-dengi-v-dolg.html

Harry in missione in Iraq pattuglierà il confine con l’Iran

(Tratto dal quotidiano la Repubblica)

LONDRA – Il principe Harry quasi sicuramente andrà in missione militare in Iraq. Fonti dell’esercito hanno riferito al Daily Telegraph che al giovane Windsor, prossimo a ottenere il grado di sottotenente di cavalleria, sarà affidato dal maggio 2007 il comando di 11 soldati incaricati di pattugliare il confine con l’Iran.

Il secondogenito di Carlo e Diana, terzo in linea di successione al trono, ad aprile completerà l’addestramento nella prestigiosa accademia di Sandhurst e la sua partenza per il sud dell’Iraq è prevista per la primavera dell’anno prossimo.

Una settimana fa Clarence House aveva annunciato che, una volta completato l’addestramento, Harry si sarebbe arruolato nel reggimento di cavalleria, la Household Cavalry, un corpo già stato utilizzato e che potrebbe essere dispiegato nuovamente in Iraq nei prossimi mesi.

Harry, che sta completando la sua formazione all’accademia di Sandhurst, dove è entrato anche il fratello maggiore William, ha scelto i Blues and Royals, ovvero la parte della cavalleria che insieme alle cosiddette Life Guards ha come compito istituzionale la protezione della Regina nel corso delle cerimonie. Nei prossimi mesi Harry, quindi, potrebbe sfilare tra le guardie di Elisabetta II, sua nonna.

In un’intervista rilasciata a settembre in occasione del suo ventunesimo compleanno, Harry aveva espresso il desiderio di combattere in prima linea, una volta ottenuto il grado di ufficiale. “Sarebbe assurdo per me, dopo avere frequentato Sandhurst, starmene a casa mentre i miei compagni combattono per difendere la nostra patria”, aveva affermato, “potrebbe sembrare un’affermazione troppo patriottica, ma è vera. Così dovrebbero comportarsi tutti”.


L’ultimo Windsor ad aver partecipato a un’operazione militare fu il principe Andrea, fratello minore di Carlo e zio di Harry, che servì come pilota di elicotteri durante la guerra nelle Falkland nel 1982.

Molte persone collegate con la vita di Harry hanno un legame con la Household Cavalry: l’ex marito di Camilla Parker Bowles, ora sua matrigna con il titolo di duchessa di Cornovaglia, ha servito con i Blues and Royals, mentre James Hewitt, ex amante di sua madre Diana, ha passato 17 anni nel reggimento, servendo anche in Iraq nella prima guerra nel Golfo.

Un portavoce del ministero della Difesa a Londra aveva già annunciato la scorsa settimana l’eventuale missione per Harry: “Se il suo squadrone di cavalleria andrà in Iraq, ci andrà probabilmente anche lui”. Harry entrerà nella divisione corazzata (c’è poi una divisione a cavallo che fa esclusivamente cerimoniale), il che rende più probabile un impiego in missione operativa. Tuttavia, per andare in combattimento deve essere autorizzato dai vertici della difesa britannica e dalla Casa Reale.

I Blues and Royal sono già stati impegnati in combattimento in Iraq, e hanno lasciato sul terreno diversi caduti. Il loro compito, durante la campagna nella regione di Bassora, è stato quello di pattuglia, fungendo da “occhi e orecchi” del comandante delle forze britanniche, muovendosi a bordo di blindati Scimitar.

(1 febbraio 2006)

L’ultimo Windsor ad aver partecipato a un’operazione militare fu il principe Andrea, fratello minore di Carlo e zio di Harry, che servì come pilota di elicotteri durante la guerra nelle Falkland nel 1982. Molte persone collegate con la vita di Harry hanno un legame con la Household Cavalry: l’ex marito di Camilla Parker Bowles, ora sua matrigna con il titolo di duchessa di Cornovaglia, ha servito con i Blues and Royals, mentre James Hewitt, ex amante di sua madre Diana, ha passato 17 anni nel reggimento, servendo anche in Iraq nella prima guerra nel Golfo. Un portavoce del ministero della Difesa a Londra aveva già annunciato la scorsa settimana l’eventuale missione per Harry: “Se il suo squadrone di cavalleria andrà in Iraq, ci andrà probabilmente anche lui”. Harry entrerà nella divisione corazzata (c’è poi una divisione a cavallo che fa esclusivamente cerimoniale), il che rende più probabile un impiego in missione operativa. Tuttavia, per andare in combattimento deve essere autorizzato dai vertici della difesa britannica e dalla Casa Reale. I Blues and Royal sono già stati impegnati in combattimento in Iraq, e hanno lasciato sul terreno diversi caduti. Il loro compito, durante la campagna nella regione di Bassora, è stato quello di pattuglia, fungendo da “occhi e orecchi” del comandante delle forze britanniche, muovendosi a bordo di blindati Scimitar. () http://credit-n.ru/offers-zaim/ekapusta-besplatniy-zaim.html http://credit-n.ru/about.html

Londra, porte chiuse per l'IVA hi-tech

Londra, porte chiuse per l’IVA hi-tech

(Tratto da punto-informatico.it)
Le frodi hanno superato il miliardo di euro; il Governo anglosassone spinge per un aggiornamento della legge vigente anche a costo di andare contro le decisioni UE
Londra – L’evasione del pagamento dell’IVA legata alle transazioni commerciali fra stati comunitari inizia a preoccupare il Regno Unito. Il Governo di Sua Maestà è intenzionato a sostenere presso la Commissione Europea una decisiva correzione della legge sull’imposta sul valore aggiunto. Her Majesty’s Revenue and Customs (HMRC) – il ministero delle imposte – la scorsa settimana ha confermato che un cambiamento legislativo potrebbe migliorare la sua capacità di fronteggiare il fenomeno del cosiddetto “carousel fraud”, ovvero le truffe d’IVA. In pratica, quando un’azienda inserisce la voce di imposta nelle fatture di vendita, ma poi non si preoccupa di pagarla allo Stato. Un fenomeno che sembra diffusissimo nel settore dell’alta tecnologia.

Secondo il HMRC, i settori con più frodi sono quelli della telefonia e dell’hardware PC, e su tutti il comparto processori. Il commercio fra una nazione comunitaria e l’altra ha fatto dilagare il fenomeno. Il dibattito si è acceso ulteriormente nei toni quando tre imprese anglosassoni non sono riuscite a recuperare l’IVA fatturata da venditori che avevano eluso l’imposta, con conseguenze pesantissime.

Il VAT and Duties Tribunal aveva confermato che il loro diritto non poteva che decadere, dato che i beni acquistati erano stati oggetti di “carousel fraud”. Secondo lo studio di avvocati Peters and Peters, che si è occupato della querelle, Optigen, Fulcrum Electronics e Bond House Systems non “erano altro che commercianti legali specializzati nell’import/export di chip” e totalmente estranei alla frode. “Siamo stati obbligati a cessare l’attività dopo il rifiuto di rimborso dell’imposta, valutato circa 19,3 milioni di euro. Adesso siamo in liquidazione”, ha dichiarato Ian Prescott, socio della Bond House Systems.

Le autorità anglosassoni, poi, hanno richiesto a Bruxelles di poter legiferare al riguardo, inserendo nella legge sull’IVA una norma che permetta il recupero, dalle aziende, dell’imposta non pagata. La Corte Europea di Giustizia si è opposta duramente, dichiarando che “il diritto al rimborso dell’IVA di una persona non può essere precluso dal fatto che a sua insaputa nella catena di commercializzazione vi siano state delle frodi”.

Il sistema anglosassone per il recupero delle imposte è diverso da quello italiano, e forse proprio per questo motivo il problema delle frodi d’IVA è balzato all’onore delle cronache. La proposta anglosassone è di rendere possibile il rimborso solo ed esclusivamente quando i beni vengono venduti ai consumatori, in pratica alla fine della catena di vendita.

“Stiamo chiedendo di operare con condizioni diverse, per rompere il meccanismo che sfruttano i criminali per frodare il fisco”, ha dichiarato un portavoce di HMRC alla testata ZDNet UK. “Spero che la Commissione Europea e gli stati membri guardino con favore alla nostra proposta, e che il Regno Unito possa legiferare al riguardo il più presto possibile”, ha aggiunto Dawn Primarolo, Ministro del Paymaster General. Recentemente anche l’Austria e la Germania si sono espresse a favore di questa iniziativa, ma la Commissione Europea non ha ancora deciso.

HMRC ha rilevato che nel periodo 2004/2005 il valore delle frodi di questo tipo è stato stimato fra gli 1,6 miliardi di euro e i 2,7 miliardi di euro. E questi sono dati che riguardano solo il Regno Unito; si profila quindi, secondo gli analisti, un buco di decine di milioni di euro per gli erari dell’intera Comunità Europea.

Dario d’Elia http://credit-n.ru/kreditnye-karty.html http://credit-n.ru/offers-zaim/zaymer-online-zaymi.html

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