23/06/2003
Harry Potter batte tutti i record di vendite
Harry Potter batte tutti i record di vendite
LONDRA – Si avvia verso il Guinness dei primati il romanzo Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Dopo il suo straordinario debutto alla mezzanotte e un minuto di venerdì scorso, il quinto libro della saga creata da J.K. Rowling, almeno in Gran Bretagna, continua a sorprendere: le catene di supermercati già registrano il tutto esaurito e si preparano a ricevere altri rifornimenti dalla casa editrice Bloomsbury. Le librerie online hanno i server intasati dagli ordini, le poste del Regno Unito hanno dovuto rafforzare il servizio. Ci si attendeva il record, ma forse siamo al di là di ogni previsione. E mentre le prime recesnioni non erano incoraggianti, il libro ha superato tre degli esami più difficili: la Bbc, il New York Times e soprattutto il Washinton Post ne danno un giudizio positivo. NUMERI DA MAGIA. Il gruppo di supermercati Sainsbury’s ha venduto in soli due giorni il doppio del numero di libri previsto, mentre la catena rivale Tesco ha venduto 317.400 copie nell’arco di 24 ore, pari ad una media di 220 libri al minuto. Per avere un’idea del successo del nuovo romanzo, basti pensare che durante la prima settimana di vendite, circa tre anni fa i supermercati Tesco commercializzarono solo 42.000 copie del quarto libro della serie, Harry Potter e il calice di fuoco. Nella catena di librerie WH Smith, la più importante del Paese, vengono vendute otto copie al secondo; in un’altra catena di supermarket, Asda, ne sono andate via 120mila. Il più importante sito di vendite on line, Amazon ha raggiunto, tra prenotazioni e vendite, più di 1 milione e 700 mila copie. Il servizio postale britannico, provato dalle dimensioni del volume – quasi 800 pagine – ha messo a disposizione 200 furgoni in più per la consegna dei libri venduti per posta. Anche negli Usa è record: nelle librerie della catena Barnes and Nobles sono state vendute un milione di copie nelle prime 48 ore. Nel primo giorno della messa in commercio il ritmo delle vendite è stato di 80 copie al secondo, ha detto l’amministratore delegato Steve Riggio. LA BBC. Scrive il critico della Bbc, Darreen Waters, sul sito della tv britannica: “Nessun vero fan di Harry Potter resterà deluso dall’Ordine della fenice”. “Grazie al cielo – si legge ancora nella recensione – J.K. Rowling non ha mutato alcuno degli ingredienti segreti che hanno reso i suoi libri un fenomeno mondiale. I bambini di tutto il mondo sprofonderanno nella lettura del quinto capitolo della saga come in una comoda poltrona e i pendolari di tutto il pianeta si terranno aggrappati alle loro copie”. Waters sottolinea come sia necessario aver letto gli altri capitoli per entrare a fondo nei complicati meccanismi della storia, ma che “una volta preso il ritmo” si va avanti con facilità. “La Rowling – continua – ha aggiunto ai personaggi una scala emotiva che si lega meglio agli eventi del libro. C’è grande tensione tra i tre amici (Harry, Hermione e Ron) man mano che crescono e acquisiscono senso di responsabilità. L’autrice riesce in modo ammirevole a tenere alta l’attenzione del lettore senza sforzo e a seminare gli eventi che caratterizzeranno il prossimo libro. Anche se le manca la poetica di Phillip Pullman e l’immaginazione di Tolkien, resta l’autrice di una delle migliori serie per ragazzi degli ultimi vent’anni”. IL NYT. Secondo il quotidiano americano, il libro è più noir e psicologico dei quattro volumi precedenti, con il maghetto spesso di cattivo umore. Una storia meno divertente e umoristica dei quattro primi episodi, ma pur sempre di altissimo livello. Scrive il critico Michiko Kakutani: “Anche se ci vuole un po’ di tempo prima di riuscire a penetrare in questa lunghissima storia, il talento dell’autrice e la sua immaginazione prendono rapidamente il controllo della situazione, mescolando il quotidiano con la magia, lo psicologico con l’allegorico, con grande autorità e disinvoltura”. IL WASHINGTON POST. Anche il giornale della capitale dedica ampio spazio a Harry Potter, studiandone soprattutto gli effetti sul pubblico nordamericano. “Harry Potter ha cambiato il mondo”, scrive il Wp, non esitando a fare parallelismi con la Bibbia, l’Iliade o l’Odissea, mettendo l’autrice, J.K.Rowling, sullo stesso piano di Newton e Charles Darwin, almeno dal punto di vista dell’influenza sulla società. Il principale quotidiano della capitale Usa rileva che il maghetto piace anche al Vaticano, perché il libro “aiuta i bambini a capire la differenza tra il bene e il male”, come spiegò mesi or sono padre Peter Fleetwood. Tre, in sintesi, le conseguenze negli Stati Uniti: Harry Potter ha trasformato in lettori i giovanissimi, nel paese della televisione sempre accesa; ha trasformato gli americani in critici letterari e cinematografici; ha fatto in modo che la gente ricominciasse a parlare di religione. (23 giugno 2003)